Giovanni Boccati, Crocifissione di Cristo

print this page

DATA: 1440-1445

TECNICA: Tempera e oro su tavola

DIMENSIONI:  cm 33x25

PROVENIENZA: Collezione Riccardo Mayer (Zurigo). Convento di San Giorgio (Venezia). Successivamente collezione Cini (Venezia). Nelle collezioni della Galleria Nazionale delle Marche dal 1988.

INVENTARIO: INV. 1990 D 5

DESCRIZIONE: La preziosa tavoletta con la Crocifissione è riferibile al periodo giovanile del pittore Giovanni Boccati, prima del suo soggiorno padovano (1448); sono infatti evidenti conoscenze della micrografia nordica, in particolare di Jan Van Eyck, mediate da Domenico Veneziano. Nella tavola si ripete per ben sette volte, in modo quasi ossessivo, la presenza dello scorpione, simbolo del paganesimo, tipico del mondo cavalleresco tardo-gotico. L’opera mostra un illusionismo pseudorinascimentale: si noti, a questo proposito, il particolare della croce del ladrone di sinistra, che è volutamente tagliata, a suggerire che il dipinto e quindi la sua storia, continuano fuori dal quadro. Il gruppo sacro e tragico delle tre croci è spostato a sinistra e dall’altra parte, a controbilanciare la scena, sono raffigurate le mura turrite di una città; alcuni edifici, tra cui una chiesa e varie torri, sono disseminate nel paesaggio che si estende fino ad un golfo lontano. Nel mare si intravedono barchette sparse e, in lontananza sono dipinte montagne innevate. Nel fondo scuro dei boschi risaltano le vesti rossi e azzurre delle Marie e le aureole dorate; di grande splendore sono i cavalli bardati d’oro nel proscenio e i cavalieri in armatura con copricapi variopinti.