Antonio Alberti da Ferrara, Polittico di San Donato (Madonna con Bambino e santi)

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DATA: 1439 (firmato e datato)

TECNICA: Tempera su tavola

DIMENSIONI:  cm 272x260x10

RESTAURO: 1994          

PROVENIENZA: Chiesa di San Donato a Urbino (poi San Bernardino). Nelle collezioni della Galleria Nazionale delle Marche dal 1897, al momento della soppressione dei conventi religiosi.

INVENTARIO: INV. 1990 D 11

DESCRIZIONE: Il dipinto, noto anche come “Polittico degli Zoccolanti", è firmato e datato "1439 ANTONIUS DE FERARIA P." e rappresenta una delle opere di maggior pregio dell’artista. Nello scomparto centrale è raffigurata la Madonna in preghiera con Gesù Bambino tra i santi Pietro, Giovanni Battista e Francesco (a sinistra) e San Girolamo, San Donato (?) e San Paolo (a destra); nel registro superiore sono presenti, a sinistra, i santi Ludovico di Tolosa, Domenico e Chiara e, a destra, Caterina d’Alessandria, Antonio di Padova (?) e un Santo Vescovo; nella cimasa è rappresentato Cristo Risorto. Il restauro ha riportato alla luce dettagli di notevole interesse, quali i preziosi cromatismi delle vesti, la levigata trasparenza degli incarnati, la minuziosa resa naturalistica di erbe e fiori, l’elegante scritta, in lettere d’oro, sull’orlo del manto di lapislazzuli della Vergine, su cui si legge il verso del Petrarca "Vergine bella che di sol…". Antonio Alberti da Ferrara lasciò un cospicuo numero di opere nel terre del Montefeltro. Questo polittico testimonia la sua iniziale adesione agli stilemi gotico-fioriti di Gentile da Fabriano, dei fratelli Salimbeni e di Ottaviano Nelli da Gubbio. Il linguaggio narrativo che utilizza è semplice e diretto, caratterizzato da un’attenzione scrupolosa nel descrivere l’apparato decorativo e nella resa naturalistica dei fiori. L’attuale cornice risale agli anni Trenta/Quaranta del Novecento, poiché l’opera giunse a Palazzo Ducale priva di quella originale.