CHIAUCI

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PALAZZO GAMBADORO

Alla metà del XII secolo Oderisio de Rigo nigro tiene il feudo di Clauicia.

Nel 1270 Carlo I d’Angiò assegna metà del castello di Chiauci a Berteraimo Brucca. Essendo questi morto senza eredi, Carlo II d’Angiò, nel 1273, dona la metà del castello di Chiauci a Giovanni del Bosco. Nel 1450 Chiauci, assieme a numerosi altri castelli, tra cui Frosolone, Duronia, Molise, è feudo dei conti di Montagano, prima di Francesco, poi di suo fratello Giacomo, sino al 1477. Una serie di casate tengono Chiauci sino all’eversione della feudalità: i Greco, i Petra, i Capuano, i de Mari e i Gambadoro.

La posizione del castello di Chiauci è riconoscibile nel grosso palazzo Gambadoro di circa m 28x20 posto nel cuore del borgo trasformato completamente nel corso dei secoli e parcellizzato. Il primo nucleo urbano, racchiuso da via Orientale a nord e a est e da via Roma e via Livenza a sud, conserva il carattere di centro fortificato con polo di aggregazione attorno alla chiesa di San Giovanni e racchiude un’area di circa m 175x95. Questo primo insediamento è in parte scomparso e in parte inglobato negli edifici successivi, ma è ben conservata la porta principale di accesso, sul versante occidentale del borgo, che collega la chiesa di San Giovanni Evangelista a una torre circolare convertita in campanile. La torre circolare con base a scarpa, unica superstite della cinta muraria che doveva difendere l’antico castello di Chiauci, è stata sopraelevata e trasformata nel campanile della chiesa madre di San Giovanni Evangelista.

 

Da Perrella O., Cavaliere G., 2006. Molise Castelli. Palladino Editore. Campobasso.

Perrella O., Di Rocco G., Greco G., Valente F. (a cura di), 2011. Atlante castellano del Molise. Castelli, Torri, Borghi fortificati e Palazzi Ducali. Palladino Editore. Campobasso.