TORELLA DEL SANNIO

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Torella del Sannio

CASTELLO

Il castello eretto, probabilmente, tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV, sorge su un più antico presidio militare di cui, però, non si hanno notizie storiche precise; il fortilizio è situato su un dosso collinare dell’alta valle del Biferno, a guardia del tratturo Castel di Sangro-Lucera, nella zona più elevata dell’abitato, in prossimità della chiesa madre dedicata a S. Nicola di Bari e a S. Clemente Martire. Dalle fonti documentarie angioine apprendiamo che nel 1266 esisteva un feudo denominato Turellam, munito di un castello raggiungibile attraverso tre porte, appartenente a Tommaso Capuano. L’aspetto attuale del manufatto, a forma quasi trapezoidale, nonostante le varie modifiche subite nel tempo, conserva alcuni elementi originali di impianto angioino come le tre torri cilindriche a base scarpata, più alte rispetto agli altri corpi di fabbrica. L’ala più antica della costruzione, tuttavia, conserva una torre quadrata sul lato posteriore destro dell’edificio attuale. La storia architettonica del fortilizio, che ha visto rifacimenti e ampliamenti nei secoli XIV e XVIII, ebbe modifiche anche dopo i terremoti del 1456 e del 1805. Nel periodo rinascimentale furono costruiti due grandi terrazzi. Le torri occidentali hanno una struttura particolare poiché nella parte sommitale presentano una forma ad arco di cerchio interrotto, forma analoga a quella di un torrione inserito nella cinta esterna di Rocca Cilento, in provincia di Salerno. Il portone di ingresso non ha alcuna caratteristica che faccia pensare a un edificio fortificato, affiancato com’è da due normali finestre sormontate da altrettante aperture a mezzaluna.

Il Catalogus Baronum cita, come feudatario di Collum Altum e di Torella, Arnaldus de Fossa Ceca suffeudatario del conte di Molise; in epoca angioina, dal 1266 al 1467, appartenne ai Capuano e ai Sanfromondo. Sotto gli Aragonesi, divenne proprietà demaniale fino al 1495 quando il feudo fu concesso ad Andrea di Capua, duca di Termoli. Gli successe il figlio Ferrante che sposò Antonicca del Balzo, cognome che per concessione di Carlo V fu aggiunto ai di Capua. Nel feudo di Torella si avvicendarono molte altre famiglie nobili, tra le quali i Caracciolo, i Greco, i Marchetta, i Del Giudice. Nel 1692 il marchese di Salcito Francesco Francone, acquistò all’asta il feudo; lo stemma in pietra di questa famiglia è ancora visibile sulla torre quadrata del castello. L’ultimo erede dei Francone, non avendo avuto figli dal matrimonio contratto con Zenobia d’Evoli, decise di nominare suo erede universale il nipote Ambrogio Caracciolo di Torchiarolo, figlio di sua sorella Immara e del principe Luigi. Il terremoto del 1805 aveva fatto crollare un’ala del castello, per cui gli ultimi feudatari se ne disfecero vendendolo a Gennaro Ciamarra, il vecchio amministratore di origine albanese, che lo acquistò per viverci con la sua famiglia. Da allora la dimora perse la sua connotazione di residenza nobiliare per assumere l’aspetto di una casa borghese. Oggi il castello è diviso tra due proprietari, uno dei quali è discendente dei Ciamarra.

 

Da Perrella O., Cavaliere G., 2006. Molise Castelli. Palladino Editore. Campobasso.

Perrella O., Di Rocco G., Greco G., Valente F. (a cura di), 2011. Atlante castellano del Molise. Castelli, Torri, Borghi fortificati e Palazzi Ducali. Palladino Editore. Campobasso.