S. Nazzaro e Celso

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Ubicazione

Via Taverna - via S. Nazzaro.

Stato attuale

Chiusa al culto. Ospita dal 1989 la galleria d'arte Spazio Rosso Tiziano.

Qualificazione

Parrocchiale.

Notizie storiche

1025. Costruzione.

XVII-XVIII sec. Inversione dell'abside ad ovest, realizzazione ad est della facciata e radicale trasformazione della struttura romanica in stile barocco.

1902. Chiusura e trasferimento della sede parrocchiale nella vicina chiesa di S. Sepolcro.

XX sec. Utilizzo come falegnameria e magazzino.

1986-1988. Recupero dell'edificio e adibizione a sede della galleria d'arte Spazio Rosso Tiziano.

Impianto strutturale e caratteri stilistici

Impianto basilicale a tre navate senza transetto con sei campate quadripartite.
Elementi originari e torre campanaria del romanico piacentino, modifiche rinascimentali, stucchi e decorazioni dei secc. XVII-XIX.

Principali elementi decorativi ed opere d’arte

Rivestimento in stucchi di Francesco Cremona, che decorò il coro, e di Gian Pietro Zanoni e Giovanni Antonio Inselmini nella navata (1709-1720).

Dipinti seicenteschi recuperati e ricollocati nel 1990.

Progettisti

Giacomo Agostini (completamento della facciata).

Approfondimenti e
curiosità

La chiesa è ricordata da Bernardo Morando, uno dei cronisti della peste del 1630, che scrisse, a proposito degli appestati: "Uno vi fi fu che a me fece grande impressione, quale, sul dubbio di restare insepolto, uscì di casa, andando nella vicina chiesa de' ss. Nazzaro, e trovato il Curato gli disse: Monsignire io vi prego, che mi vogliate far seppellire, che vi vo' pagar la mercede; e in questo dire, mettendo le mani al danaro, mentre il curato restava attonito a tal richiesta, stimando, ch'ei vaneggiasse, egli stendendosi in terra, allora allora effettivamente morì".

Giulio Alberoni, celebre cardinale, ambasciatore ducale a Madrid e primo ministro del re di Spagna Filippo V, nonché fondatore del collegio tuttora dedicato alla formazione del clero, ricevette in questa chiesa la prima formazione, fu sindaco della Congregazione del Santissimo Sacramento della parrocchia dei SS. Nazzaro e Celso e in seguito priore e parroco della stessa. Scelse l'architetto Giacomo Agostini per completare la facciata nella forma attuale.

Bibliografia

Ersilio Fausto Fiorentini, Le Chiese di Piacenza, Editrice T.E.P. Gallarati, Piacenza, 1976, pp. 185-186.

Armando Siboni, Domenico Ponzini, Le antiche chiese monasteri e ospedali della città di Piacenza (aperte, chiuse, scomparse), Piacenza, Banca di Piacenza, 1986, pp. 119-120.

Stefano Pronti, "La galleria Rosso Tiziano e la sua storia. Da chiesa medievale a galleria d'arte", in Piacenza Musei, Agosto 2010, pp. 6-7.

Risorse esterne

Pagine dal sito web della galleria d'arte Spazio Rosso Tiziano, dedicate alla storia dell'edificio, al restauro e ai quadri restaurati e ricollocati.