S. Margherita (già S. Liberata)

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Ubicazione

Vicolo S. Margherita.

Stato attuale

Chiusa al culto. Trasformata in auditorium nel 1984. 

Qualificazione

Parrocchiale - Conventuale.
Fu parrocchia fino al 1618, passò quindi ai Riformati e dal 1627 al 1769 ai Romitani.

Preesistenze

Chiesa altomedievale di S. Liberata costruita su precedente edificio d'età romana.

Notizie storiche

1167, ante. Costruzione.

1565. Ospitò i frati Cappuccini prima che passassero al loro convento nello Stradone Farnese.

1618. Soppressione della parrocchia, trasformazione in oratorio monastico dei Minori Riformati.

1627. Subentro dei Padri Romitani di S. Agostino della Congregazione di Genova all'ordine dei Riformati soppresso l'anno prima.

1780. Acquisto da parte della confraternità della Trinità.

1850. Chiusura.

1859. Sconsacrazione.

XX sec., prima metà. Utilizzo come deposito di legname e successivamente come magazzino e rivendita all’ingrosso di generi alimentari.

1974. Acquisto da parte della Cassa di Risparmio di Piacenza che ne iniziò il recupero e la trasformazione.

1984. Inaugurazione dell’auditorium.

1991. Cessione alla Fondazione di Piacenza e Vigevano.

2010. Inaugurazione dell'antiquarium nella cripta e negli spazi sotterranei dell'auditorium.

Impianto strutturale e caratteri stilistici

L'attuale struttura si articola in tre livelli costruttivi: la cripta paleocristiana di S. Liberata, la chiesa romanica di S. Margherita che ingloba la cripta, e l'attuale edificio barocco.

Approfondimenti e curiosità

Secondo lo storico Campi nella cripta (secondo alcune ipotesi identificabile con la chiesa preesistente), si conservavano le reliquie di S. Liberata, vergine piacentina, vissuta nel VI sec. nel monastero di S. Margherita in Como fondato dalla stessa insieme alla sorella Faustina. Il cambio di intitolazione della chiesa sarebbe motivato dal legame tra le due sante: S. Liberata si era infatti votata a S. Margherita e ne aveva acquisito nella tradizione popolare del nord Italia le prerogative, venendole associata nel culto.

Il complesso costituisce oggi caso di conservazione e valorizzazione di tracce stratificate della bimillenaria storia urbana dal primo insediamento ai giorni nostri fruibile attraverso i reperti e i pannelli esplicativi esposti nell’antiquarium. I saggi di scavo sono stati condotti tra il 1977 e il 1982 sotto la direzione di Angelo Calvani e Mirella Marini Calvani ed hanno portato alla luce oltre alle più antiche strutture architettoniche anche i resti di una fornace, alcune tombe probabilmente longobarde e oggetti di origine romana.

Bibliografia

Ersilio Fausto Fiorentini, Le Chiese di Piacenza, Piacenza, Editrice T.E.P. Gallarati, 1976, pp. 180-182.

Armando Siboni, Domenico Ponzini, Le antiche chiese monasteri e ospedali della città di Piacenza (aperte, chiuse, scomparse), Piacenza, Banca di Piacenza, 1986, p. 63.

L'Antiquarium Santa Margherita, Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, 2010.

Risorse esterne

Monografia sull'Antiquarium a cura della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Pagine dedicate all'Auditorium e all'Antiquarium sul sito web della Fondazione di Piacenza e Vigevano.