La Commedia del 1536

Questo volume continua la linea delle edizioni di Bernardino Stagnino, cui appartiene a tutti gli effetti. Egli operò in qualità di tipografo per altri editori ed in questo caso l'opera è stampata «ad instantia» (i.e. su richiesta) di Giovanni Giolito de' Ferrari senior, come indicato sul frontespizio, mentre l'identità dello stampatore resta relegata al colophon.
Il contenuto è identico a quello delle precedenti edizioni di Bernardino: il testo dantesco è accompagnato dal commento del Landino e seguito dal Credo pseudodantesco. E' sostanzialmente immutato anche il corredo xilografico per i capilettera, prevalentemente fioriti, e per le vignette che illustrano i canti.
All'occhio attento non può sfuggire una ulteriore evoluzione del frontespizio. Il ritratto di Dante sostituisce la marca tipografica e la data si impone ai lati.
Dopo avere attratto così il potenziale acquirente, nel titolo ci si può permettere una evidente abbondanza di particolari intesi rendere a più desiderabile il volume. Gli avverbi «nuovamente» e «di nuovo» compaiono due volte: la prima a qualificare interventi migliorativi sul testo (con somma diligenza & accuratissimo studio nuovamernte corretta, & emendata); la seconda per caratterizzare l'aggiunta di una nuova «copiosissima Tavola».
Nel titolo viene poi dato risalto persino ad «utilissime postille», stampate a margine del commento di Landino. Esse erano già comparse nei margini del commento almeno a partire dall'incunabolo veneziano di Quarengi del 1497 e nelle precedenti edizioni di Stagnino, ma sin qui non si era mai sentita l'esigenza di darne conto nella titolazione.


1536-imm

D. Alighieri, Comedia del diuino poeta Danthe Alighieri, con la dotta & leggiadra spositione di Christophoro Landino: con somma diligentia & accuratissimo studio nuouamente corretta, & emendata: da infiniti errori purgata, ac etiandio di vtilissime postille ornata. Aggiuntaui di nuouo vna copiosissima tauola ..., In Vinegia: ad instantia di m. Gioanni Giolitto da Trino, 1536 (In Vineggia: per m. Bernardino Stagnino, 1536) , in-4°; cors.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, Fondo Landi, (L)W2.07.008.

Il frontespizio dell’edizione reca un ritratto di Dante al posto della marca tipografica, che è invece collocata in fine al volume. Vi sono una xilografia a piena pagina a fronte dell’inizio dell’Inferno, vignette xilografiche iniziali per ogni canto ed iniziali xilografiche fiorite all'inizio delle cantiche e delle parti iniziali del commento. Si rilevano spazi lasciati per le iniziali a mano con lettere guida a stampa di piccolo formato. Rare postille di due mani diverse cinquecentesche riprendono in margine concetti ritenuti interessanti.
L’esemplare è legato in pelle marrone spruzzata di marrone più scuro su cartone. Si vede una iscrizione impressa in oro sul dorso che riporta l’autore. L’intero dorso è decorato con motivi fitomorfici impressi in oro. I capitelli sono gialli e verdi e i tagli rossi. Il taglio laterale è concavo. L’esemplare apparteneva alla Biblioteca del marchese Ferdinando Landi, pervenuta alla Biblioteca Comunale nel 1872.