Dante nel primo Cinquecento (1512)

Le novità formali esteriori dell'edizione di Manuzio dell'agosto 1502 (l'assenza di commento e di corredo iconografico, l'uso del carattere corsivo e il piccolo formato in ottavo) sono puntualmente recepite nella edizione fiorentina di Filippo di Giunta del 1506 e, ovviamente, nella riproposizione del testo dantesco da parte di Manuzio nel 1515.
Tali novità non hanno effetto invece sull'edizione veneta di Bartolomeo Zani del 1507, che propone un volume in folio, con carattere tondo sia per il testo sia per il commento, la curatela di Pietro da Figino ed un regolare impiego di xilografie per i capilettera e per il corredo iconografico.
L’edizione veneta di Bernardino Stagnino del 1512, che la Biblioteca Comunale Passerini-Landi conserva in due esemplari peraltro non identici, presenta un formato in quarto più grande rispetto all’edizione aldina del 1502. Tale formato e l'impiego del corsivo di corpo piuttosto piccolo consentono la realizzazione di un numero di pagine più contenuto.
I capilettera e le vignette xilografati, pur evocando ancora l'aspetto del manoscritto, non necessitano di ulteriori interventi manuali di decoro. Sono elementi che testimoniano anche dell'evoluzione dell'arte tipografica e dell'oggetto libro. Si nota anche la presenza di un vero frontespizio, dove il titolo in rosso e il luogo di vendita del libro, sono valorizzati da una elegante cornice xilografica.


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D. Alighieri, Opere del diuino poeta Danthe con suoi comenti: recorrecti et con ogne diligentia nouamente in lettera cursiua impresse, In Bibliotheca S. Bernardini (Impressa in Venetia: per miser Bernardino Stagnino da Trino de Monferra, 1512 adì XXIIII Nouembrio), in-4°; cors.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, Fondo Comunale, G'.06.005.

Il frontespizio dell’edizione reca il titolo in rosso e la marca tipografica, circondati da una cornice xilografica che si ripete con varianti all’inizio della prima cantica, affiancata alla pagina di sinistra da una xilografia a piena pagina. E’ decorata con vignette xilografiche iniziali per ogni canto ed iniziali xilografiche fiorite all'inizio dei canti e delle parti del commento.
L'esemplare non reca tracce di segni di attenzione. E’ legato in mezza pelle con dorso marrone scuro spruzzato e carta marmorizzata ai piatti. Il titolo è impresso in oro sul dorso. I capitelli sono grezzi e i tagli sono approssimativamente spruzzati d'azzurro. La nota di possesso di Antonio Nicoli non rimanda ad un personaggio noto. Il volume è tra quelli del Fondo Comunale e non è possitibile stabilire la data d'ingresso, né la provenienza.

 

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D. Alighieri, Opere del diuino poeta Danthe con suoi comenti: recorrecti et con ogne diligentia nouamente in lettera cursiua impresse, In Bibliotheca S. Bernardini (Impressa in Venetia: per miser Bernardino Stagnino da Trino de Monferra, 1512 adì XXIIII Nouembrio), in-4°; cors.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, Fondo Landi, (L)M4.02.016.

Il frontespizio dell’edizione reca il titolo in rosso e la marca tipografica, circondati da una cornice xilografica che si ripete con varianti all’inizio della prima cantica affiancata alla pagina di sinistra da una xilografia a piena pagina. E’ decorata con vignette xilografiche iniziali per ogni canto ed iniziali xilografiche fiorite all'inizio dei canti e delle parti del commento. L’esemplare reca sottolineature nel testo del commento e rare ripetizioni a margine di parole del commento. La legatura è in pergamena su cartone. Un’iscrizione impressa in oro entro un tassello rosso riporta autore e titolo sul dorso. I capitelli sono grezzi e gialli. I tagli colorati d'azzurro.
L’esemplare apparteneva alla Biblioteca del marchese Ferdinando Landi, pervenuta alla Biblioteca Comunale nel 1872.
Vedi il pannello Dante nel primo Cinquecento (1512).