Mons. Demetrio Moscato

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“Con il suo contegno e la sua opera seppe acquistarsi l’affetto e la fiducia dei soldati. Durante sei giornate consecutive di aspri combattimenti, fu instancabile nel compiere i doveri del suo ministero e nel portare ai soldati la parola di conforto e di incitamento, rimanendo esposto in prima linea, durante l’infuriare dei bombardamenti nemici, costante mirabile esempio di fermezza e coraggio” . 

Con queste parole viene ricordato Monsignor Demetrio Moscato, a cui va inoltre il grande merito di aver voluto la ricostruzione, dopo il  disastroso terremoto  che nel 1908 distrusse Reggio Calabria, della chiesa di san Giorgio al Corso in ricordo di tutti i caduti in guerra, che da allora  è anche conosciuta come Tempio della Vittoria.  Nato il 4 febbraio del 1888 a Gallina,  entrò nel Seminario di Reggio Calabria e fu tra i soccorritori dopo il terremoto cittadino del 1908.   Si laureò  nel 1912 in Filosofia e Teologia presso il Collegio Pontificio di Anagni, divenendo sacerdote.  Fu arruolato nell’esercito come Cappellano Militare nel 30° Reggimento Fanteria, facente parte della Brigata Pisa. Partecipò a tutte le battaglie per la conquista dell’ Isonzo e del Piave, distinguendosi sempre per l’impegno ed il coraggio al fianco dei commilitoni; ciò gli valse più di una medaglia al valore militare.   Nel 1932 fu nominato Vescovo  di San Marco e Bisignano. Nel 1943 tornò a Reggio Calabria dove venne nominato amministratore apostolico e nel 1945  divenne Arcivescovo di Salerno.  Nel 1946 ricevette la carica di amministratore apostolico della Diocesi di Amalfi. Morì il 22 ottobre del 1968 a Salerno.