La scrittura e la poesia: letterati calabresi al fronte

print this page

Sull’esperienza del conflitto hanno lasciato pagine ancora oggi di straordinario valore storico-documentario e artistico alcuni tra i più grandi scrittori e poeti italiani: da D’Annunzio a Papini, da Marinetti a Malaparte, da Boine ad Alvaro, da Giuseppe Ungaretti a Carlo Emilio Gadda e Emilio Lussu. Senza contare i diari e le memorie lasciati da molti combattenti e anch’essi di grande interesse per ricostruire il significato, sul piano esistenziale e politico, di quell’immensa carneficina. Si scrive nell’attesa del combattimento, ma anche nelle retrovie, negli ospedali di campo, negli uffici. Si scrive in trincea e si scrive (o si riscrive) una volta tornati a casa.