Hajji Ahmed

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Dalla parte sinistra, dalla riga 128 alla 152, possiamo ricavare un epilogo. Si hanno informazioni sull’autore e sulle sue origini, sul testo e sui possibili errori di traduzione.

"Nel nome di Dio, il clemente, il pietoso, elargitore del compenso di savi e sapienti - che il Signore voglia conceder loro la sua benedizione. Sappiate dunque che io, povero, meschino, impotente, indigente - e la divina Misericordia voglia accompagnarmi amica-, io, Hajji Ahmed, della città di Tunisi, fin dall’infanzia ho seguito i corsi di studio nella Scuola della città di Fez in Marocco; per un lungo lasso di tempo, e per la maggior parte della mia vita, nell’ardore e con impegno fervente, ho perseguito con il cuore e con la mente la meta della vera, più intima e mistica conoscenza, nello slancio verso il raggiungimento del massimo e più onorevole grado. Sennonché, dopo aver acquisito la cultura a cui ambivo, per il volgersi e sfogliarsi tumultuoso delle pagine incise dal destino, caddi prigioniero nel mondo dei Franchi. Là fui comprato da un signore franco, uomo generoso e dotto, ...

[così che non mi mancò mai la libertà di compiere e osservare i miei doveri religiosi, né mai io venni meno alla loro pratica, secondo le regole e gli obblighi dell’Islam. Per la scienza (da me) acquisita, in queste contrade mi hanno reso onori e rispetto […]. In questi paesi hanno tracciato tale rappresentazione della forma del mondo, secondo quanto è stato detto dagli antichi filosofi, Platone, Socrate, Abû’l-Fidâ, e il grande Loqmân […]. Ed io, vedendo tali classificazioni ottime e necessarie, per rendere l’omaggio dovuto alla comunità islamica intera, e ai suoi prìncipi, quelle ho trasposto in lettere musulmane dalla lingua e dal carattere dei Franchi […], e per volontà del mio signore ne ho scritto con il massimo impegno la traduzione in turco, poiché questa lingua domina nel mondo. E se poi nella mappa ci fossero errori, si rivolge alla Vostra graziosa bontà preghiera di correggerli: Iddio solo conosce la Verità!".

(Parte sinistra, righe 128-152).

Lettura del testo in lingua originale

Grazie alla gentile concessione delle traduzioni, in parte inedite, di Giampiero Bellingeri. Tutti i diritti sono riservati.