I giornali di Giovanni Raineri

 

Fidentino di nascita, dopo aver conseguito il diploma di perito agrimensore nell’Istituto tecnico di Piacenza, si iscrive alla scuola superiore di agricoltura di Milano, dove studia con Cantoni e dove si laurea nel 1879. Inizia l’attività lavorativa prima come assistente di chimica a Milano e poi come insegnante di agraria nell’Istituto tecnico di Bologna. Nel 1884 torna a Piacenza come direttore del Comizio agrario. Prima in veste di segretario del Comizio e poi come fondatore, direttore e presidente della Federconsorzi svolge un’attività intensissima organizzativa di propaganda. Nel 1906, eletto deputato nel Collegio di Piacenza, avvia la sua carriera politica che lo porta ad essere deputato in più legislature, senatore, ministro dell’agricoltura e ministro per la ricostruzione delle terre liberate. La sua carriera politica è di primo ordine e sempre rimane legato alla Piacenza agraria, al cui sviluppo dà un contributo straordinario anche come pubblicista, dirigendo e fondando riviste, tra cui "L'Italia Agricola" e Il Giornale di Agricoltura della domenica".

 

 Giovanni Raineri

Uno degli obiettivi prioritari della Federconsorzi è, da subito, la diffusione delle nuove conoscenze agrarie attraverso una capillare attività di propaganda. Inchieste e studi, opuscoli, collane editoriali e volumi scientifici entrano nei cataloghi della Federconsorzi, la quale darà vita al suo interno ad un Ramo editoriale degli agricoltori (Reda) destinato a divenire, a partire dagli anni Venti e per tutto il Novecento, un efficace luogo di conoscenze del “nuovo” in agricoltura. L’attività editoriale della Federconsorzi segue e segna lo sviluppo agrario del Paese: dalla propaganda spicciola relativa all’utilizzo dei concimi chimici e all’uso delle macchine si passa ad un’attività editoriale più complessa, in linea col progressivo cambiamento del volto agricolo nazionale.