Le mostre d’arte

II Mostra d’arte


La 2° Mostra d’arte nei locali del rione Mazzini si tiene dal 15 al 30 settembre 1921 ed è organizzata dall’Associazione Amici dell’arte che “oltre lo scopo di valorizzare gli artisti espositori, ha anche quello di suscitare una corrente di simpatia e interessamento nella città nostra verso le varie manifestazioni d’arte, con speciale riguardo verso i giovani artisti”
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Ad aprire il percorso espositivo - sì dedicato ai giovani per dar loro modo di “trovare anche nella nostra città quel consenso affettuoso, quell’interessamento, tutto quell’aiuto morale insomma che è elemento necessario perchè viva ed ingagliardisca in loro la fede per proseguire nell’aspro cammino”2 ma comunque rappresentativo anche di personalità ormai note nel panorama artistico locale - è la Sala Ghittoni per la cui descrizione “i futuristi […] direbbero: densità + introduzione melanconica + pesantezza - vita”.3 Si tratta di ben 61 quadri creati in periodi diversi della sua vita artistica, tra i quali da segnalare numerosi ritratti e “La culla” dove risalta il tratto preciso, senza incertezze, accurato e meticoloso. La Sala II ospita Arturo Gatti, Opilio Ghittoni, Ottorino Romagnosi e due marmi del cav. Annibale Monti.

La Sala III ospita un giovanissimo Luigi Arrigoni con opere di livello dall’”Autoritratto” alla testa di “Popolana” ed altre che denotano ancora una certa insicurezza e la mancanza di una indagine profonda.

La Sala IV è dedicata a Luciano Ricchetti “il più violento, il più sbarazzino, il più ardito dei giovani nostri artisti. Sempre sorridente e buono ad ogni sferzata, ad ogni attacco più violento, ad ogni ventata maligna che cerca di abbatterlo e demolirlo [...]. Molto discusso, molto combattuto, segno indubbio che gli si riconoscono valori effettivi che fanno con terrore impallidire le lucciole che amano il buio”4. Le Sale V e VI ospitano diversi pittori minori tra cui Peppino Sidoli, promettente allievo del Richetti deceduto poco dopo la mostra, fino ad arrivare all’ultima Sala VII dedicata all’architettura con schizzi e progetti di Pietro Berzolla e Costermanelli.

Curioso è un articolo della Scure che denuncia una imperdonabile mancanza nei soggetti dei dipinti esposti: “Rileviamo ancora la quasi astensione di impressioni di guerra, per quanto parecchi degli artisti espositori abbiano compiuto il proprio dovere di combattenti. Possibile che il loro animo non abbia avuto impressioni indelebili del grandioso e ancor recente avvenimento? Oppure è una voluta astensione?”5.

1 Mostra d’Arte a Piacenza, “Il Falco”, 2, settembre 1921, p. s.n.

2 Catalogo della II Mostra d’arte. Pittura, scultura, architettura, Amici dell’arte, Piacenza, 1921, p.3.

3 Alla II Mostra d’arte, “Il Falco”, 3, ottobre 1921, p. s.n.

4 Alla II Mostra d’arte, “Il Falco”, 3, ottobre 1921, p. s.n.

5 Alla II Mostra d’arte, “La Scure”, 1 ottobre 1921