Il forno rotativo

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Il forno rotativo venne utilizzato per ossidare il concentrato di antimonio; in seguito il materiale passava sui forni a regolo e diventava metallo. Il forno si sviluppava in orizzontale e presentava due imboccature: attraverso una di queste veniva introdotto il concentrato e sull'altra era collocato il bruciatore. Inizialmente il funzionamento era buono, ma col tempo, l'accumulo dei residui della combustione restringeva il diametro del forno e riduceva la capacità di fusione. Ciò rendeva necessaria una costante manutenzione, tanto che, in seguito il bruciatore venne collocato verso l'interno.

Dalla lavorazione si ottenevano pani da venticinque chilogrammi che raffiguravano al centro una stella, marchio di appartenenza alla miniera di Su Suergiu.

s.d. = senza data