Museo Archeologico regionale Lilibeo - Marsala

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Intervento di conservazione e valorizzazione del relitto della Nave punica di Marsala

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  Nave Punica, Intervento di manutenzione straordinaria >

L'inaugurazione del nuovo allestimento espositivo del Museo Archeologico Regionale Lilibeo di Marsala ha determinato l'indispensabile necessità di affrontare la manutenzione dei reperti. Grazie al fondamentale contributo delle Cantine Pellegrino di Carlo Pellegrino & C. S.p.A,  è stato possibile avviare un’importante fase manutentiva su uno dei reperti più rappresentativi della collezione museale: la Nave Punica. Tale operazione è stata caratterizzata da una imprescindibile fase preliminare che si è concretizzata in un opportuno momento di studio, propedeutico alla redazione di un futuro progetto di restauro conservativo. L’azienda conferma così la sua storica sensibilità e il suo spassionato supporto nelle attività di studio e ricerca archeologica che ad oggi hanno reso possibile la fruizione di uno dei reperti più emblematici per la storia della città punica Lilibeo. Le vicende conservative, che hanno consentito l’attuale musealizzazione dell’importante reperto navale, sono state affrontate sin dalla sua scoperta con grande rigore scientifico, come dimostrato in letteratura. Quando lo scafo punico fu estratto dal mare (1971–1974) iniziava a manifestarsi la complessità delle problematiche conservative riguardanti i reperti archeologici imbevuti d’acqua e a delinearsi l’evoluzione dei primi trattamenti, oggetto ancor oggi di ricerca e sperimentazione scientifica. Ricordiamo a tal proposito che questa importante impresa di recupero e conservazione del relitto, durata circa quattro anni (1971-1975), si deve a numerosi contributi da parte di validi operatori che a vario titolo si sono resi indispensabili. Ma la regista principale della complessa operazione è stata l’Archeologa inglese Mrs. Honor Frost, con la sua infaticabile passione per il mare siciliano ricco di affascinanti aspetti storici e culturali, grazie al sostegno delle Cantine. Nel corso del suo impegno, l'archeologa ha anche provveduto ad un importante operazione documentativa dello stato di conservazione attraverso la esecuzione di calchi in gesso, realizzati sulle strutture lignee ancora bagnate. Un’importante documentazione, questa, che oggi ci consente di valutare le modifiche subite dal reperto. I calchi sono oggi esposti nei locali del museo delle Cantine Pellegrino e costituiscono anche un documento didattico essenziale per la ricostruzione dei fatidici istanti in cui avvenne il rinvenimento oltre a valorizzare la  partecipazione da parte del privato cittadino all’impresa di recupero e conservazione di questo relitto.

Credits: Lorella Pellegrino, Barbara di Natale, Francesca Taormina


Relazione definitiva NAVE PUNICA -DI NATLE TAORMINA-13

 Visione panoramica del nuovo allestimento della Nave Punica che ha previsto l’installazione di una passerella 
attorno al reperto che consente al visitatore di apprezzarne maggiormente i dettagli ed avere allo stessa tempo una visione di insieme