Cibo, tradizione e territorio nei documenti delle Raccolte Piancastelli. Antonella Imolesi Pozzi

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Introduzione alla mostra

La mostra “Cibo, tradizione e territorio nei documenti delle Raccolte Piancastelli” è stata promossa dalla Biblioteca Saffi e dal Servizio Cultura e Musei nel periodo dal 18 marzo al3 aprile 2016 ed è stata allestita nelle sale di Palazzo Romagnoli in occasione della presentazione del volume Agricoltura e alimentazione in Emilia Romagna. Antologia di antichi testi.

In mostra era esposta al pubblico una selezione di volumi, documenti, incisioni e rarità bibliografiche provenienti dai Fondi Antichi della Biblioteca comunale Aurelio Saffi che ha consentito ai visitatori di conoscere l’aspetto economico e culturale delle campagne romagnole dagli anni della riforma post-tridentina al primo Novecento.

La rassegna ha avuto come punto di partenza alcuni trattati cinquecenteschi di precettistica cristiana e di agronomia, che documentano le esigenze di sacralizzazione dello spazio rurale e del dirozzamento dell’uomo dei campi secondo gli insegnamenti e le regole disciplinari ridisegnate dalla politica culturale della Chiesa in periodo di Controriforma.

Accanto ad alcuni esemplari di questi “galatei rustici” - molti dei quali splendidamente illustrati da preziose xilografie che descrivono le campagne romagnole e gli attrezzi usati per i lavori dei campi – erano esposte rare edizioni del Cinquecento e del Seicento insieme a manuali, trattati, ricettari e “libri di casa” del Settecento e dell’Ottocento, opere poetiche e letterarie dedicate al cibo e all’alimentazione - numerose delle quali, in rima, furono diffuse dai cantimbanchi nelle sagre e nelle fiere di paese. Infine pubblicazioni dedicate alla pesca e alle cacce, accanto al famoso ricettario La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, agli scritti di Olindo Guerrini e alle incisioni della rivista di illustrazione romagnola «La Piê», realizzate in xilografia dai più grandi artisti del nostro territorio, dedicate alle tradizioni regionali e al lavoro dei campi.


Galleria fotografica

Nota
Le immagini a corredo di questa pagina si riferiscono a riproduzioni di opere conservate presso le Raccolte Piancastelli e i Fondi Antichi della Biblioteca comunale di Forlì, che ne detiene i diritti di pubblicazione.


           
Antonella Imolesi Pozzi è responsabile dei Fondi Antichi e delle Raccolte Piancastelli della Biblioteca comunale “A. Saffi” di Forlì. In ambito istituzionale si occupa della conservazione e valorizzazione dei materiali bibliografici, iconografici e documentari realizzando mostre, tenendo conferenze e partecipando a convegni e giornate di studio su argomenti relativi al patrimonio librario forlivese.
Collabora a varie riviste e ha scritto schede e saggi per vari cataloghi di argomento storico e artistico. Ha realizzato varie pubblicazioni fra cui Il paesaggio nella letteratura romagnola fra ‘800 e ‘900 (Cesena, Il Ponte Vecchio, 2001); Cultura e scienza in Romagna nel ‘500. Dalle collezioni forlivesi (Forlì, Sapim, 2003); La devozione mariana in Romagna nelle incisioni delle Raccolte Piancastelli (Castrocaro, Vespignani Editore, 2007); Vicende e protagonisti del Futurismo in Romagna, (Forlì, Aquacalda Editore, 2007); Le stanze della memoria. Cultura e tradizioni popolari nelle Raccolte Piancastelli (Forlì, Valbonesi, 2008); Marco Dente. Un incisore ravennate nel segno di Raffaello (Ravenna, Longo, 2008), Pagine Futuriste. Carte e libri futuristi nelle Raccolte della Biblioteca Comunale di Forlì (Forlì, Aquacalda, 2010) e Fra realtà e rappresentazione. Il paesaggio nelle Raccolte Piancastelli (Bologna, Il Mulino, 2016).