La centrale elettrica

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La miniera di Montevecchio fu la prima in Sardegna a dotarsi di un impianto per la produzione di energia elettrica, infatti, nel 1902, entrò in funzione la prima centrale con motori a gas povero.

L'impiego dell'elettricità favorì una considerevole meccanizzazione del sottosuolo e un notevole aumento della produzione. I promotori della diffusione dell'energia elettrica furono l'Ingegnere Alberto Castoldi e l'Ingegnere Sollman Bertolio. Quest'ultimo, nel 1905 venne nominato Direttore della miniera, e nel 1908, entusiasta dei risultati ottenuti, decise di progettare l'ampliamento e l'ammodernamento della centrale elettrica Sciria.

Il progetto aveva l'obiettivo di ottenere una quantità  sufficiente di energia per tutta la miniera.

Successivamente, nel 1919, vennero potenziate nuove linee e cabine elettriche e furono elettrificati l'argano del Pozzo Sant'Antonio e l'eduzione delle acque. 

L'edificio è attualmente visitabile in quanto recuperato e convertito in attività commerciale.

s.d. = senza data