La laveria Sanna

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La laveria meccanica per il trattamento dei minerali prese il nome dall'imprenditore sardo, Giovanni Antonio Sanna, che nel 1848 ottenne dal governo sabaudo la concessione in perpetuo della miniera di Montevecchio. I lavori di costruzione iniziarono il 1° gennaio del 1868 nel cantiere di Ponente, in corrispondenza del piazzale sottostante il Ribasso Sanna e lungo il corso del Rio Montevecchio, la cui acqua, raccolta in un bacino, forniva e garantiva il funzionamento della laveria. Gli anni di costruzione furono segnati dalla lite giudiziaria tra Giovanni Antonio Sanna, l'azionista di Montevecchio Francesco Domenico Guerrazzi e suo nipote Michele Guerrazzi, il quale era anche genero del Sanna. Nella disputa Giovanni Antonio Sanna perse il titolo della concessione, determinando, all'interno della società, un periodo di lotte intestine per il controllo di Montevecchio.

Alla laveria fu anche cambiato il nome e venne battezzata laveria Eleonora, in onore di Eleonora d'Arborea, ma quando venne completata, nel 1870, riprese il suo nome originario grazie alla sentenza civile che dichiarò Giovanni Antonio Sanna unico titolare della concessione.

s.d.= senza data