Piccolo 'cameo' di una gentildonna guastallese. Alice Setti

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Gaetana Secchi Ronchi e la cioccolata

                                                                                                                           

Gaetana Secchi Ronchi, Rime, In Guastalla, presso Luigi Allegri, 1776: frontespizioGaetana Secchi Ronchi nacque a Guastalla nel 1700 da Francesco Secchi, cancelliere del duca Vincenzo Gonzaga, e da Orsina Maldotti (zia del sacerdote guastallese Marcantonio Maldotti, che fondò l’omonima biblioteca).

Su invito del letterato Alessandro Pegolotti, arrivò a pubblicare le sue Rime nel 1776. Fece parte di molte Accademie letterarie locali: l’Accademia degli Sconosciuti a Guastalla, quella de’ Scemati di Mattaiano (Scandiano), quella degli Ipocondriaci di Reggio. Fuori provincia appartenne ai Filodossi di Milano, ai Timidi di Mantova, agli Emony di Busseto, agli Apparenti di Carpi e agli Umbri di Foligno.

Fu pure iscritta all’Arcadia col nome di "Erbistilla Argensis”. Scrisse innumerevoli sonetti d’occasione e si dedicò alla poesia satirica e giocosa, descrivendo con sottile umorismo la vita della società dell’epoca. Morì a Guastalla nel 1782. 

L’Accademia degli Sconosciuti fu istituita a Guastalla all’inizio del XVIII secolo (non se ne conosce la data esatta) in quanto, come scrive Michele Maylender, “per alcuni anni si mantenne quale privata conversazione erudita di casa Pegolotti, ove gli studiosi guastallesi, dopo la cessazione della patria Accademia degli Oziosi e la decadenza dell’altra detta degli Inesperti, convenivano periodicamente”.1 Intorno all’anno 1724 smise il suo carattere privato assumendo come impresa l’immagine del fiume Po con il motto virgiliano “Flumina amem sylvasque inglorius” (resa in italiano da Bartolomeo Gamba “Care a me sieno allor di fama schivo le selve e i fiumi”).2

Col tempo l’Accademia si espanse arrivando ad accogliere numerosi soci – anche stranieri – che ogni anno, a carnevale, si riunivano per divertire, durante feste pubbliche e private, le famiglie guastallesi. Nel 1736 venne a mancare il fondatore, Alessandro Pegolotti – fra gli Sconosciuti il “Piacevole” – ma l’Accademia continuò la sua attività radunandosi a casa di Gaetana Secchi Ronchi, fra gli Sconosciuti l’“Agevole”.

Si consulti anche Biblioteca Maldotti                                                                                                                                                                                                    

Alice Setti (Parma 1983), laureata in Storia contemporanea (laurea e laurea magistrale) nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Parma, dal 2007 lavora a Guastalla (RE) presso la Biblioteca Maldotti come bibliotecaria e archivista. Dopo essersi dedicata allo studio del cimitero della sua città (Il mondo dei vivi e dei morti. Guastalla e il suo cimitero, Guastalla 2006), nel 2007/2008 ha condotto una ricerca sulle scritture murali carcerarie dell’Italia centro-settentrionale tra XIX-XX secolo (Viaggio all’interno del “Sepolcro dei Vivi”: scritture murali in carceri italiane dell’età moderna, “Ager Veleias”, 3.12 [2008], pp. 1-16 [www.veleia.it]). Nel 2010 ha pubblicato il volume "Tu che ti soffermi e leggi". Il cimitero della Villetta e le sue memoriae nella Parma di Maria Luigia (Mup editore).