ISERNIA

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Cittadina capoluogo di provincia, il cui centro storico rivela una matrice medievale sull’insediamento della colonia latina del III secolo a.C., mentre le sue antichissime origini si perdono addirittura nella preistoria.

Posta nel bacino superiore del fiume Volturno, si distende sul crinale di uno sperone di travertino, tra i fiumi Cárpino e Sordo. Negli anni ’70 del secolo scorso, in contrada La Pineta, è venuto alla luce un giacimento paleolitico di eccezionale importanza in cui utensili ed altri oggetti costituiscono indizio della presenza dell’uomo sin da epoca preistorica. Il popolo dei sanniti stabilì in questa zona uno dei più importanti insediamenti ma dell’antica Aesernia (il cui significato è probabilmente “città sacra”) non resta molto anche a causa delle distruzioni subite per eventi naturali (terremoti) o per mano dell’uomo: durante la seconda guerra mondiale la popolazione fu decimata da violentissimi bombardamenti che rasero al suolo gran parte dell’abitato. Tratti del giro delle mura sono ancora distintamente visibili ma i monumenti più significativi sono senz’altro la Cattedrale, rifatta nel 1837, ma che sorge sui resti di un antico tempio, l’arco annesso con le statue acefale d’epoca romana e la fontana della Fraterna, di origine trecentesca, ma realizzata con materiali di più antica origine.


 

Isernia vedute e monumenti