TERRITORIO & NATURA

print this page

Parco Nazionale d'Abruzzo

Il Molise, spesso definito quale territorio di transizione tra i monti dell’Appennino Abruzzese e il Tavoliere delle Puglie, con i suoi 4.460 Kmq di superficie e i 313.348 abitanti è tra le più piccole regioni d'Italia.

Sul suo territorio sono sparsi ben 136 comuni, per la maggior parte piccoli paesi, pittoreschi e diversi l’uno dall'altro, distribuiti su un territorio costituito per il 55% montagna e per il 44% da collina, con un breve tratto di costa sul mare e piccole aree pianeggianti nel Molise centrale e a occidente che si estendono a ridosso delle alture e portano con sé le ricche acque sorgive.

La zona montuosa si estende tra l’Appennino abruzzese e quello sannita, con i Monti della Meta che definiscono i confini amministrativi regionali sia con il Lazio che con l’Abruzzo, mentre il confine amministrativo con la Campania è definito dalla catena dei Monti del Matese. A oriente abbiamo i Monti dei Frentani che degradano dolcemente verso il mare.

Il limite geografico tra Italia centrale e meridionale è segnato dal valico della “Bocca di Forlì” o “Passo di Rionero”, nella zona dei Comuni di Rionero Sannitico e Castel di Sangro.

Le aree pianeggianti sono poche e di piccole dimensioni, come la piana di Bojano nel Molise centrale e la piana di Venafro a occidente.

Il Basso Molise è costituito dalla sezione collinare della regione che scende gradualmente verso l’Adriatico, dalla direttrice dei monti Frentani - monti della Daunia, ed è caratterizzata dalla presenza di importanti città storiche e di insediamenti fondati da minoranze etniche, eredi di antiche migrazioni d’oltre Adriatico (Acquaviva Collecroce, S. Felice del Molise, Montemitro, Campomarino, Portocannone, Ururi).

L’area montuosa interna, territorio dell’Alto Molise, è geograficamente ubicata a settentrione della provincia di Isernia e si presenta con un’orografia molto varia e tortuosa; l’altitudine media si aggira sui 1.000 metri di quota, con un’altitudine massima di 1.746 metri nel Comune di Capracotta (Monte Campo) e un’altitudine minima di 337 metri nel Comune di Poggio Sannita (confluenza Trigno-Verrino).

L’ambiente è fortemente caratterizzato da creste, da altopiani (Monte Forte, San Mauro, Prato Gentile, Rio Verde), dai boschi di notevole valore naturalistico e biologico (Abetina di Montecastelbarone, Abetina degli Abeti Soprani, Abetaia di Collemeluccio, Fustaia di Monte Campo e Monte Capraro).

A ridosso di quest’area, verso Ovest, lungo le pendici della cresta e fino al fiume Sangro a Nord, nonché fino ai confini dell'area abruzzese aquilana verso Ovest, si estende un’area il cui interesse ambientale è determinato dalla presenza di notevoli zone boscate di pregio, nonché dal fiume Sangro. Si tratta di media collina con caratteri morfologici poco pronunziati e degradanti verso il fiume in modo omogeneo. L’unico Comune incastonato in tale oasi è San Pietro Avellana. In tale area si collocano il bosco di Sant’Amico, il bosco di Monte Miglio, la Riserva MAB Collemeluccio – Montedimezzo Alto Molise.

Riserva MAB - Cervi

Verso Sud-Est vi è una zona aperta avente quale asse preferenziale l’asta fluviale del Verrino e racchiusa in una corona di monti. In tale zona di collina, con altitudini variabili dai 350 m circa ai 900 m e comprendente i Comuni di Agnone, Belmonte del Sannio, Poggio Sannita e Castelverrino, la caratteristica ambientale è determinata dal notevole grado di sfruttamento territoriale sia antropico che naturale.

Vi è inoltre un’area compresa tra il torrente Vandra e monte Totila a Sud, comprendente i Comuni di Pescolanciano, Carovilli e attraversata dal fiume Trigno, in cui sono compresi i due tratturi principali, Castel di Sangro-Lucera e Celano-Foggia, che si staccano dal resto del territorio leggendosi in maniera chiara ed inequivocabile rispetto ai boschi, ai cespugliati e ai pascoli.

Nella zona Nord-Ovest è compreso un tratto di territorio che, pur risentendo dell’influsso abruzzese, appartiene per caratteristiche geografiche all’Alto Molise; si tratta di un versante collinare degradante verso il fiume Sangro, caratterizzato da tratti paludosi a ridosso di aree di particolare interesse ambientale, in cui si inseriscono i Comuni di Sant’Angelo del Pesco e di Castel del Giudice.

Pescopennataro

L'intera parte montuosa del Molise fa parte della grande catena montuosa italiana degli Appennini e in particolare dell'Appennino meridionale con il massiccio delle Mainarde, il Matese e l'Alto Molise. 

In questi tre massicci montuosi, che regnano sovrani su tre importanti bacini della regione, si trovano le cime più alte e suggestive del Molise. Il paesaggio è quello tipico appenninico, con le montagne coperte di neve e di boschi, una fauna ancora allo stato selvaggio, i fiumi e le campagne che la mano dell’uomo ha appena toccato, i paesi incastonati in un magico scenario verde.

I fiumi principali della regione sono il Volturno, il Trigno, il Fortore e il Biferno.

Il Volturno nasce nei pressi di Rocchetta a Volturno e, attraversata la piana venafrana, sbocca nel Tirreno. Sempre nella zona delle Mainarde, ai confini con l’Abruzzo, scorre il Trigno che, dalle sorgenti di Monte Capraro nei pressi di Vastogirardi, si apre la strada verso l’Adriatico e caratterizza la vallata da Bagnoli a Trivento e Mafalda.

Il Trigno ha segnato storicamente il confine settentrionale del Molise, la terra racchiusa tra due fiumi. L’altro, infatti, è il Fortore, che scorre lungo l’estremo lembo meridionale della regione che da Sant’Elia a Collotorto, scende al mare attraversando le piane di San Giuliano di Puglia e di Melanico. Questa zona, considerata il granaio del Molise, custodisce testimonianze preziose di architettura rurale.

Infine, il fiume molisano per eccellenza è il Biferno che taglia gran parte del territorio molisano e crea luoghi di notevole suggestione come il lago di Guardialfiera; sfocia, poi, nell’Adriatico fra le città balneari di Termoli e Campomarino, in un’ampia pianura che da Guglionesi, attraverso le piane di Larino, si unisce alla fascia costiera e al confine con la Puglia. Le campagne di questa zona, così come quelle del venafrano, sono note per la produzione di olio, vino e grano.

Sulla base di quanto sopradescritto, possiamo affermare che l’elemento naturalistico, per la ricchezza e la varietà delle componenti ambientali, è quello che maggiormente caratterizza il territorio molisano in cui sono state riconosciute ufficialmente 85 siti SIC (Siti di Importanza Comunitaria), 14 ZPS (Zone di Protezione Speciale), 4 IBA (Important Bird Areas), e altrettante aree naturali e semi-naturali di particolare pregio, non formalmente tutelate ma ugualmente importanti per le loro caratteristiche botaniche, faunistiche e paesaggistiche.

Le principali risorse ambientali del territorio molisano:

PARCHI NAZIONALI

Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise


PARCHI REGIONALI

Parco Regionale del Matese


RISERVE NATURALI STATALI

Riserva MAB Collemeluccio – Montedimezzo Alto Molise

Riserva Statale Naturale Orientata di Pesche

Oasi del WWF Italia di Guardiaregia – Campochiaro

Oasi del WWF Le Mortine

Oasi LIPU di Bosco Casale, Casacalenda

Oasi LEGAMBIENTE di Selva Castiglione, Carovilli


FORESTE DEMANIALI

Foresta Bosco del Barone, Montagano

Foresta Monte Caruso – Monte Gallo, Monteroduni

Foresta Monte Capraro, S. Pietro Avellana

Foresta Pennataro, Vastogirardi

Foresta S. Martino e Cantalupo, S. Pietro Avellana

Il Bosco e Monte Saraceno di Cercemaggiore

Praterie della Signora di Montedimezzo, Vastogirardi


AREE NATURALI

Giardino della flora appenninica, Capracotta


LAGHI

Lago artificiale di Guardialfiera

Lago d’Occhito, Campobasso

Lago di S. Vincenzo al Volturno

Lago dell’Anitra, Pescopennataro

Lago del Cervaro

Laghetti di San Martino in Pensilis, Rotello e Ururi, Campobasso