Incunabolo 227

Hierocles Alexandrinus

Hieroclis philosophi stoici et sanctissimy In aureos versus Pythagorae opusculum praestantissimum et religioni Christianae consentaneum incipit. [Roma]: per ingeniosum virum Arnoldum Pannartz Romae impressum in domo clari ciuis Petri de Max. [Roma], 1475.

L'incunabolo 227 è degno di nota in quanto stampato nel 1475 a Roma dal tipografo Arnold Pannartz, considerato il primo ad introdurre in Italia la stampa a caratteri mobili, impiantando  insieme a Sweynheym una tipografia presso il monastero benedettino di Subiaco. Nel 1467 Pannartz trasferì la tipografia a Roma presso la casa della famiglia Massimo, importante famiglia di mercanti e banchieri.

La data di stampa dell'incunabolo, 1475, e' successiva alla conclusione del sodalizio tra Pannartz e Sweynheym avvenuta nel 1473.

L'autore, Ierocle di Alessandria, fu un filosofo della scuola neoplatonica di Alessandria. Il Commentario ai Versi aurei di Pitagora è l'unica sua opera che ci è pervenuta completa, molto celebre nel Medioevo e nel Rinascimento come testimoniano le numerose traduzioni in lingue diverse.

L'esemplare da noi posseduto fu acquistato dalla Biblioteca della famiglia Guillot di Alghero nel 1936. La legatura precedente degli inizi del XX secolo, sostituita nel 2011 dal Laboratorio di restauro della Biblioteca, presenta sulla controguardia anteriore una nota manoscritta di Matteo Guillot che sottolinea l'importanza del volume: "Preziosissimo. Il Pannartz è il primo che introdusse la stampa in Italia".

logo Internet culturale Vedi la digitalizzazione integrale in Internet culturale