L'intervento di Felice Giani

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Nel 1807, il 24 agosto, Felice Giani arriva a Venezia per seguire i lavori dell'intervento  decorativo nelle stanze che furono dei Procuratori di San Marco, destinate a residenza del viceré d'Italia, grazie all'intermediazione dell'architetto Giovanni Antolini, suo maestro e amico. L'intervento dell'artista si colloca nell'ambito della sistemazione delle fabbriche di Piazza San Marco, voluta da Napoleone, che impiega pittori, scultori e architetti per realizzare in ambito artistico il piano politico di rinnovamento della città. Si prediligono continui riferimenti alla classicità, con allegorie che vanno ad esaltare le virtù morali e intelletuali della nuova società. Il cantiere in questione viene avviato da Gaetano Bertolani, decoratore e capo bottega dell'artista, il 2 luglio 1807, sulle tematiche concordate in precedenza tra l'architetto e Felice Giani. In queste sale l'artista ripropone temi e decorazioni classiche, scene allegoriche tratte dalla mitologia e monocromi conformi al gusto imperante. Tra questi il tema del Trionfo della Pace, già impiegato in palazzo Monaldeschi, sede dell'ambasciata di Spagna presso la Santa Sede a Roma e rimandi alle logge di Raffaello in Vaticano. Il periodo è breve ma intenso, Giani, come abbiamo visto, si occupa della scelta dei temi e della realizzazione delle figure principali, mentre al suo collaboratore è demandata la parte decorativa, come apprendiamo dalle note del taccuino dell'artista pubblicate da Ottani Cavina:

« [...] Arrivo in Venezia 24 agosto: si è fissato con Gaetano riguardo alli affari di fare al uso antico, cioè la metà del guadagno per ciascuno e così la metà delle spese. Fissato con il signor Giovanni Antolini per il lavoro del nuovo quartiere Reale nelle Proquratie scudi otto cento. Principio del detto lavoro 2 luglio 1807 da eseguirsi in quattro mesi. [...] Fissato con il signor Giovanni Antolini per il lavoro da farsi nel palazzo Regio di Venezia per scudi otto cento. Dati a Bertolani. [...] Ricevuto per saldo dal signor professore antolini per li lavori fatti di Pittura nel Palazzo Reggio di Venezia scudi quattro cento sessanta cinque pavoli sei. [...] Ferrara 10 decembre 1807 saldato con Gaetano Bertolani li conti di Venezia di tutte le spese fatte a tutto sino alli 10 dicembre. Saldato. [...] »

Queste note e l'album di disegni del maestro con gli studi di Palazzo Grimani a Venezia del 1807 conservato a Roma, all'Istituto Nazionale per la Grafica e permettono di datare precisamente l'intervento al 1807.

La tecnica pittorica utilizzata da Felice Giani e dal decoratore Gaetano Bertolani è la delicata pittura a tempera su intonaco. La difficoltà conservativa di tale tecnica ha permesso la conservazione solo di alcune opere dipinte da Giani e certamente attribuibili all'artista, mentre altre, a causa dell'umidità lagunare, si sono deteriorate e sono state integrate e ridipinte non consentendo attribuzioni stilistiche precise, tuttavia si auspica che, in seguito all'intervento di restauro che sta portando le pitture al loro antico splendore, sia possibile uno studio più approfondito di tutto il ciclo pittorico.