I Ridotti dopo il 1797

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Il 12 maggio 1797 con deliberazione del Maggior Consiglio la secolare Repubblica di Venezia cede i propri poteri alla Municipalità provvisoria. Il 16 maggio a Milano viene sottoscritto il trattato di pace da parte del generale Bonaparte e da tre rappresentanti veneziani con cui si promette di ricomporre la Terraferma sotto il nuovo governo democratico. L’accordo non viene però ratificato dal Direttorio e Venezia passa sotto il dominio francese. I veneziani ancora non sanno che Napoleone ha già segnato la sorte della loro città sottoscrivendo il Trattato di Leoben (17 aprile 1797) con cui si prevede che l'Austria ceda il Belgio e la Lombardia alla Francia in cambio dei territori di Venezia e Dogado, Istria e Dalmazia comprese.

Comincia dunque per Venezia un periodo estremamente difficile che vede susseguirsi in pochi anni cinque dominazioni: due francesi, dal 1797 al 1798 e dal 1806 al 1814 e tre austriache dal 1798 al 1806, dal 1814 al 1848 e dal 1849, dopo la breve esistenza della Repubblica di Manin, fino al 1866 con l'annessione al Regno d'Italia.

I Ridotti dei Procuratori di San Marco seguono il destino della loro città subendo continui cambiamenti di destinazione d'uso a seconda della necessità di chi governa e vengono spogliati dei loro arredi, quadreria compresa.