La cartografia araba

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Le fonti per il disegno della costa orientale del continente africano, dall'Egitto all'attuale Somalia, e la topografia della regione etiopica sono delle carte fornite da alcuni religiosi provenienti dall'area e parte della delegazione giunta in Italia in occasione del Concilio di Firenze (1439-1443). Fra' Mauro ne parla esplicitamente in una nota:

«Perché ad alguni par da nuouo che io parli de questa parte meridional la qual quasi està incognita a li antichi perhò io respondo che tuto questo desegno da sayto in suso io l'ò habuto da queli proprii che sono nasudi qui che sono stà religiosi i qual cum le suo man me hano desegnato tute queste prouincie e citade e fiumi e monti cum li suo nomi le qual tute cosse non le ho possudo meter cum el debito ordine per non esserui logo» (n. 98)

Le informazioni trasmesse dal disegno non appartengono alle conoscenze geografiche europee e derivano dalla cartografia nautica araba. I toponimi indicano le basi commerciali maggiormente utilizzate dalle navi in viaggio dall'Oman e dedite soprattutto alla vendita di oro indiano. Anche molte iscrizioni interne si riferiscono a colonie arabe o a popolazioni sconosciute in Occidente, come Mergi, nome di un'etnia, i Margi, residente in un'area dell'attuale Nigeria. Alcune conoscenze mediorientali arrivano così in Europa per la prima volta. Le fonti etiopiche forniscono inoltre a Fra' Mauro alcuni indizi sulla possibile circumnavigabilità del continente, come alcune carte portoghesi coeve.