Fra' Mauro

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Fra' Mauro vive gran parte della propria vita nel monastero camaldolese di San Michele di Murano. Si riferisce proprio a costui un atto di procura del capitolo del luglio 1409 dove è indicato un «Frater Maurus de Venetiis conversus» e la nota di un registro del monastero del 2 aprile 1434 che lo cita come membro del capitolo. L'attività di cartografo è testimoniata già dal 1437 quando realizza la carta topografica del territorio sottoposto all'abbazia camaldolese di Leme in Istria. Nel 1443 il monaco è chiamato a far parte della commissione nominata dai Savi ed Esecutori alle Acque per il progetto di deviazione del fiume Brenta, mentre due anni dopo è testimone alla stesura degli accordi territoriali tra la Serenissima e il patriarca di Aquileia, Lodovico Scarampi Mezzarota. Nei registri contabili del monastero la figura di Fra' Mauro compare dal 1448 al 1459 in più occasioni, in relazione all'acquisto di colori e oro usati per «formar mappamondi» e al pagamento di collaboratori. La data di morte va collocata prima del 20 ottobre 1459, quando i suoi documenti e disegni sono trasferiti nel monastero di San Giovanni Battista alla Giudecca, per poi tornare a San Michele nel 1464. Nel Settecento essi risultano però smarriti. Al monaco è dedicata una medaglia celebrativa realizzata nel XV secolo.