Andrea Bianco

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Sono poche le informazioni in nostro possesso sulla vita del cartografo e marinaio veneziano Andrea Bianco. Riferimenti cronologici sono forniti da due documenti, datati e firmati, realizzati dallo stesso. Il primo è un Atlante composto a Venezia nel 1436 e conservato presso la Biblioteca Nazionale Marciana; il secondo è una carta nautica eseguita a Londra nel 1448, oggi alla Biblioteca Ambrosiana di Milano (F. 260 inf.), raffigurante importanti novità nel disegno della costa atlantica africana frutto delle coeve scoperte portoghesi. L'attività di cartografo è supportata da una lunga esperienza in mare ed è forse questo il motivo per cui viene chiamato negli anni '50 a collaborare alla realizzazione del Mappamondo nel laboratorio cartografico di Fra' Mauro. Lo testimonia, tra le altre, la nota del 10 marzo 1459 del Libro di entrata e uscita di San Michele di Murano in cui si legge di una somma dovuta a Andrea Bianco «per suo premio del lavorier lui fece al dicto Mapamundi» e devoluta a celebrare messe in suo suffragio, essendo l'uomo nel frattempo scomparso.

L'Atlante marciano del 1436

Ms. It. Z 76 (=4783)

Il documento membranaceo è giunto in Marciana per lascito di Giacomo Contarini nel 1713. Consta di dieci tavole (26 x 38 cm circa): un compendio delle operazioni trigonometriche fondamentali per la navigazione, sette carte nautiche, un planisfero circolare e un mappamondo tolemaico.