Nelle corti Europee

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In Europa Jacopo de’ Barbari passa da un incarico di prestigio all'altro portando il suo bagaglio artistico culturale e influenzando gli artisti più giovani come Dürer. Da Norimberga, al servizio di Massimiliano d'Asburgo, dopo una lettera indirizzata a Federico di Sassonia detto il Saggio, De la ecelentia de pitura, nel 1503 è accolto nella città di Wittemberg, che proprio in quegli anni vede la nascita di una prestigiosa università. (Ferrari, 2002)

Incomincia così un peregrinare per le corti europee: nel 1504 incontra di nuovo Dürer a Norimberga e riceve 254 fiorini per un altro lavoro con Anton Kolb; nel 1505 ritorna a Wittemberg come decoratore; nel 1507 è ad Heidelberg dove esegue i ritratti dei duchi di Meklemburg; nel 1508 ritrae Alberto di Brandeburgo e decora, per Filippo di Borgogna vescovo di Utrecht, il Castello di Suytsburg; nel 1510 è nelle fiandre a Malines al servizio di Margherita d'Austria. Rimane al servizio della sovrana fino alla morte. Nel 1511 fa testamento e nel 1512 riceve dalla stessa Margherita d'Austria una pensione per la sua malattia. Muore a Bruxelles anche se non si conosce di preciso l'anno, dove documenti successivi, risalenti al 1516 lo danno già morto. (Ferrari, 2002)