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La mappa del de' Barbari offre vari spunti di ricerca e confronto, molti dei quali sono stati ampiamente studiati come: le imbarcazioni veneziane, le chiese, i campanili e molti altri dettagli architettonici raffigurati, che contengono un valore storico in quanto testimonianza della trasformazione urbanistica della città.

I ponti fanno parte di uno di questi argomenti, che la veduta di Venezia consente di approfondire. Dopo le imbarcazioni, infatti, sono i ponti che consentono il collegamento tra le isole della laguna e rivestono quindi un'importanza rilevante per gli abitanti della città, ma ancor di più per i forestieri, costretti a muoversi a piedi.

Ciò che balza subito agli occhi è il ponte di Rialto, ben diverso da come lo conosciamo oggi. Nella veduta è raffigurato un ponte ligneo, così come appariva nel 1500, prima che venisse riedificato in pietra, dopo un concorso al quale partecipò addirittura l'architetto Andrea Palladio, che però non si aggiudicò la gara.

Nella veduta compaiono quindi ponti che oggi non esistono più, come i ponti levatoi dell'Arsenale e molti ponti di legno sostituiti da ponti in pietra.

Non compaiono invece i ponti di ferro, costruiti dagli austriaci durante il settecento, dopo aver interrato numerosi rii. Manca il ponte dell'Accademia e il nuovissimo ponte della Costituzione (Calatrava), tuttavia ci sono molti altri ponti che sono stati demoliti.