Il Giardino perduto

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La fama dello scrittore ha ormai travalicato i confini nazionali: Il giardino dei Finzi-Contini viene pubblicato anche in Svezia (presso l’editore Albert Bonniers di Stoccolma), Danimarca, Norvegia, Portogallo, Olanda, Israele. Nell’autunno dello stesso anno Bassani compie un lungo viaggio nei paesi del nord, per promuovere il suo romanzo e tenere un ciclo di conferenze e letture.

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Giorgio Bassani all’Istituto Italiano di Cultura

di Copenaghen nel maggio del 1967.


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Giorgio Bassani all’Istituto Italiano di Cultura

di Stoccolma nel maggio del 1967.


Molto interessante la lettera in cui Bassani lamenta, in una lettera indirizzata a Abe Runnquist della casa editrice svedese, la scelta del titolo Il giardino perduto, per il fatto che «assomiglia troppo al “Tempo perduto” di Proust, ed io, nonostante le apparenze, non sono affatto proustiano». La risposta non tarda, e l’editore sottolinea che «il titolo svedese non riconduce all’opera di Proust, in quanto la parola “förlorad” [perduto] non è utilizzata nel titolo svedese dell’opera proustiana».

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Copia lettera di Giorgio Bassani a Abe Runnquist [Casa Editrice Albert Bonniers di Stoccolma] del 10 settembre 1964.

Archivio Giorgio Bassani, Parigi.

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Lettera di Abe Runnquist [casa editrice svedese Albert Bonniers] a Giorgio Bassani del 17 settembre 1964.

Archivio Giorgio Bassani, Parigi.

Più difficile la penetrazione delle opere di Bassani nei territori di area comunista. Nonostante ciò, Il giardino dei Finzi-Contini fu pubblicato in Ungheria e in Polonia; del lavoro di traduzione in lingua polacca rimane una preziosa testimonianza nella lettera della traduttrice, Jadniga Gaturska, che nel marzo del 1964, pochi mesi prima dell’uscita dell’edizione polacca, scrive direttamente all’autore per chiedere chiarimenti utili alla revisione finale.