Federico Fiori detto Barocci, Il perdono di Assisi

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DATA: 1575 circa

TECNICA: Olio su tela (bozzetto)

DIMENSIONI: cm 110x71

INVENTARIO: INV. 1990 D 78

PROVENIENZA: Presumibilmente conservato tra le opere del Barocci alla morte dell’artista nel suo studio. Ex convento di Santa Chiara ad Urbino. Nelle collezioni della Galleria Nazionale delle Marche dal 1913.

DESCRIZIONE: "Il perdono di Assisi", esposto nella Galleria Nazionale delle Marche, è il bozzetto dell’opera poi realizzata per la chiesa di San Francesco e commissionata da Nicolò Ventura detto il Fattore. Probabilmente fu proprio il committente a chiedere all’artista urbinate di sostituire la figura di santa Chiara, presente nel bozzetto, con san Nicola di Bari, suo omonimo, raffigurato nella pala finale. Barocci aveva la consuetudine di realizzare una copiosa quantità di studi preparatori, di disegni e modelletti in cera, che costituivano la genesi dell’opera finale;  questo bozzetto ne rappresenta un esempio e, presumibilmente, si trattava di un modello da sottoporre al vaglio della committenza. Lo schema compositivo suddivide la tela in due registri sovrapposti e, allo stesso tempo, fusi tra loro. Perno dell’attenzione è il Cristo, rappresentato in piedi su cherubini, tra la Madonna e santa Chiara; l’imponenza di Gesù è rafforzata dalla postura di san Francesco, inginocchiato in preghiera, e con lo sguardo verso di lui. Si instaura un rapporto dialogico tra il Cristo stesso, la Porziuncola alle spalle di san Francesco e lo spettatore che ammira l’opera dal basso. Vista la straordinaria definizione dei colori e della luce, di fatto, questo bozzetto può essere considerato un’opera a sé stante.