Federico Fiori detto Barocci, La Crocifissione e i dolenti

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DATA: 1566-1567

TECNICA:  Olio su tela

DIMENSIONI: cm 288x161

RESTAURO: 1969

PROVENIENZA: Chiesa del Crocifisso Miracoloso di Urbino. Donata ai padri filippini nel 1637. Successivamente risulta nella chiesa di San Francesco di Urbino. Giunto nelle collezioni della Galleria Nazionale delle Marche in seguito alla soppressione dei conventi avvenuta dopo l’Unità d’Italia (post 1861).

INVENTARIO: INV. 1990 D85

DESCRIZIONE: L’opera, frutto di uno studio testimoniato da una ventina di disegni, fu commissionata da Pietro Bonarelli, ministro di Guidubaldo II, per la chiesa del Crocifisso Miracoloso di Urbino, oggi non più esistente. L’artista ha sicuramente tratto ispirazione dalla “Crocifissione” di Tiziano, realizzata per Ancona nel 1558. Nella tela sono rappresentati Cristo crocifisso tra due angeli che raccolgono il suo sangue e, nel registro inferiore, la Madonna e san Giovanni addolorati. Si noti in particolare lo sfondo, in cui il Barocci raffigura per la prima volta il paesaggio urbinate, colto dal suo studio in via San Giovanni; si riconoscono la Data, il primo bastione della città e la strada che la aggira. È inoltre presente un elemento non urbinate, il tempio circolare di Bramante di San Pietro in Montorio che il Barocci riproporrà come omaggio simbolico, in altre sue opere successive.