Federico Fiori detto Barocci, Assunzione della Vergine

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DATA: 1604-1605 circa

TECNICA: Olio su tela

DIMENSIONI: cm 239x171

INVENTARIO: INV. 1990 D 83

PROVENIENZA: Nel 1618 proprietà di Ambrogio Barocci (nipote dell’artista); acquistata poco dopo dai principi Albani; poi nella collezione Castelbarco Albani fino al 1852. Nel 1980 è acquistata dallo Stato italiano e destinata alla Galleria Nazionale delle Marche.

DESCRIZIONE: La tela, con ogni probabilità, costituiva la pala d’altare di una chiesa (secondo Andrea Emiliani si trattava della Chiesa Nuova di Roma); esiste una grande serie di disegni preparatori a testimonianza del lungo e accurato studio dell’artista che, purtroppo, non riuscì a terminare l’opera, rimasta incompiuta nella bottega alla sua morte. Nel grande abbozzo si notino l’intensa luminosità, il colore a piene campiture, il penetrante senso di estasi, lo schema compositivo calibrato su livelli sovrapposti e gli accordi cromatici tra tonalità calde e fredde. "Interprete sensibile e penetrante del tema mariano, con intuizioni anticipatrici dell’arte barocca, l’artista sa qui associare alla suggestione della stesura materica un iridescente effetto di dissolvenza cromatica e luministica, giocata sul cangiantismo delle lacche e sull’accordo audace di toni freddi e cupi con accenti crepuscolari fino all’abbagliante luce dorata che incornicia il viso della Vergine e al rosso dell’insistito panneggio della sua veste, punto focale del messaggio emozionale ed iconografico" (Maria Claudia Caldari).