Il ciclo del progresso

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Il Ciclo del Progresso, oggi conservato al primo piano di Palazzo Economo, raccoglie otto tele, opera di differenti autori chiamati a collaborare al riallestimento dell'allora “Caffè alla Stazione” di Trieste. Il locale che venne progettato secondo canoni modernisti, doveva celebrare le conquiste dell'ingegno umano, in un ambiente dove le tele erano affiancate a preziosi stucchi, lampade e soffitti decorati.

Le due opere di dimensioni maggiori furono eseguite da Eugenio Scomparini (Trieste 1845 – Trieste, 1913) e raffigurano L’allegoria del commercio e L'allegoria dell'industria. L’artista realizza le tele secondo uno stile neosettecentesco di maniera, riprendendo caratteristiche tiepolesche che, nel caso della tela raffigurante l’industria, si fondono con temi modernisti, visibili nella rappresentazione verista del paesaggio.

Le tele dello Scomparini dovevano trovare posto tra le opere allegoriche di Antonio Lonza (Trieste 1846 – Trieste, 1918), dal titolo La Storia e La Meccanica, e quelle di Giuseppe Barison (Trieste 1853 – Trieste, 1931), L'Elettricità e La Geografia. Le opere di Lanza, fedeli all’iconologia tradizionale, si caratterizzano per la leggerezza tipicamente neo rococò e l'utilizzo di una pennellata veloce dalle linee spezzate; mentre l'operato di Barison, autore più sensibile agli stimoli dell'Art Nouveau, si contraddistingue per le cromie brillanti e il paesaggio essenziale, ridotto ai minimi termini.

Il ciclo comprende due ulteriori tele di dimensioni inferiori nella larghezza: La Navigazione, eseguita da Guido Grimani (Trieste 1871 – Trieste, 1933) e La Ferrovia di Giuseppe Pogna (Trieste 1845 – Trieste, 1907). Le due opere raffigurano due mezzi di trasporto contemporanei; un piroscafo ormeggiato al molo e un treno che attraversa un paese.

Il Ciclo del Progresso venne acquistato nel 1979 dalla CRTrieste e affidato alla Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia.


Bibliografia essenziale
- Matteo Gardonio, Il Ciclo del Progresso dal "Caffè alla Stazione" di Trieste in La Collezione d'Arte della Fondazione CRTrieste, a cura di Matteo Gardonio, Trieste 2012, pp. 455-465