Gli spazi interni

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Palazzo Economo oggi non è una dimora storica adibita a museo bensì sede degli uffici ministeriali delle Soprintendenze, del Polo Museale e del Segretariato Regionale.

L’edificio, infatti, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, subì diversi cambi di destinazione d’uso, venendo dapprima diviso in appartamenti e poi in uffici.

Lo stato acquistò il palazzo il 18 settembre 1974  e successivamente lo destinò a sede della Soprintendenza e degli uffici ad essa afferenti.

L’edificio non conserva i beni appartenuti alla famiglia Economo, infatti, risulta spoglio dell’arredamento originario eccezion fatta per il Salone Piemontese, alcune librerie e le decorazioni relative alla struttura architettonica.

Per un breve periodo alcune sale dell’edificio vennero adibite a spazi espositivi, con l’allestimento di opere appartenenti alla collezione della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Trieste, oggi conservate nei magazzini del Castello di Miramare.

Palazzo Economo non è aperto al pubblico se non in occorrenza di eventi quali conferenze o convegni, che sono un’ottima occasione per ammirare lo scalone monumentale, l’atrio con il Ciclo del Progresso e il Salone Piemontese.


Bibliografia essenziale
- I grandi vecchi: ritratti di protagonisti delle fortune economiche della moderna Trieste, a cura di W. Abrami, N. Cremoni, G. Pozza Pittini, L. Resciniti, Trieste 1990, p. 46
- S. P. Nicolaidi, La presenza greca a Trieste, Trieste 1990
- G. Pavan, La Galleria Nazionale d’Arte antica di Trieste. Palazzo Economo, “Archeografo Triestino”, ser. IV, LI (CIIX della raccolta), Trieste 1991, pp.  453-469; 470-472

Palazzo Economo, secondo piano Ciclo del Progresso

Porta d'ingresso, Palazzo Economo