Eduardo Scarpetta

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  Attore e commediografo (Napoli 1853 - 1925)

Eduardo Scarpetta

Considerato il più importante attore e autore del teatro napoletano tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, Eduardo Scarpetta all'età di quindici anni decide di entrare in una compagnia teatrale sia per seguire la sua ambizione che per aiutare la famiglia in gravi condizioni economiche. Entrato nella compagnia di Antonio Petito, ne diviene capocomico nel 1879; tra i personaggi da lui interpretati ricordiamo Felice Sciosciammocca. Ambizioso e arrivista, Scarpetta mira a emergere a tutti i costi, fino al successo strepitoso con Don Felice maestro di calligrafia meglio conosciuta come Lu curaggio de nu pompiere napulitano. Nel 1880, grazie a un ingente prestito, riesce a riaprire e rinnovare il vecchio e glorioso San Carlino dove debutta con la commedia Presentazione di una compagnia comica. È il capostipite della dinastia teatrale degli Scarpetta-De Filippo e fondatore del teatro dialettale moderno, specializzato nell'adattare la lingua napoletana in moltissime pochade francesi. La sua commedia più celebre, Miseria e nobiltà, è una creazione originale del suo repertorio. Dal 1875 si afferma come commediografo seppur la carriera in questo senso sia interrotta bruscamente da una celebre causa intentatagli da Gabriele D'Annunzio nel 1904. Deluso e amareggiato, nel 1909 Scarpetta si ritira dalle scene teatrali. Attore cinematografico, gira anche alcuni film per una casa di produzione milanese, tratti da sue commedie quali la suddetta Miseria e nobiltà (1914) oltre a La nutrice e Un antico caffè napoletano (1914), Tre pecore viziose e Lo scaldaletto (1915). Di questi film rimangono solo alcune foto di scena. È padre di numerosi figli, riconosciuti e no, tra cui Vincenzo, Domenico e Maria Scarpetta, Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, Ernesto Murolo, Eduardo (in arte Passarelli) e Pasquale De Filippo.