Vito Pandolfi

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 Critico teatrale e regista (Forte dei marmi 1917 - Roma 1974)

Vito Pandolfi

Diplomatosi in regia all'Accademia nazionale d'arte drammatica nel 1943, Vito Pandolfi, registrato all'anagrafe con il nome Ribelle Libero Bruno, partecipa attivamente alla Resistenza per poi divenire, nel 1962, libero docente in Storia del teatro e dello spettacolo. Nel 1964 fonda il Teatro stabile di Roma e diviene docente di Storia del teatro all'Università di Genova. Critico teatrale per quotidiani e riviste specializzate, Pandolfi dedica la sua vita allo studio del teatro, componendo opere quali La commedia dell'arte (1956), Teatro del dopoguerra italiano (1956), Il teatro drammatico dalle origini ai nostri giorni (1959), Storia universale del teatro drammatico (1964), Regista e registi nel teatro moderno (1973). Nel 1944 debutta in teatro con uno spettacolo di Maksim Gor'kij, Egor Bulyciov e gli altri, per poi proseguire con altre opere come Il corsiero bianco di Paul Vincent Carroll, La luna è tramontata di John Steinbeck, La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca. Interessante, infine, il suo film a soggetto, Gli ultimi, tratto dal racconto autobiografico di padre David Maria Turoldo, Io non ero un fanciullo, girato interamente a Coderno (Udine), con gli abitanti come attori e che racconta la vita di una famiglia di poveri degli anni Trenta.