Cheney Edward (1803-1884)

Un inglese appassionato di arte italiana, Edward Cheney visse gran parte della sua vita in Italia durante il periodo di fermento politico del Risorgimento. Trascorse lunghi periodi tra Napoli, Roma e Venezia dipingendo paesaggi della campagna italiana ad acquarello e raccogliendo una collezione d’arte personale destinata alla sua residenza di Badger Hall, nella contea di Shropshire.

 

Approfondimento

Ritratto che raffigura probabilmente Edward Cheney, fotografia all’albumina di Camille Silvy, datata 1860 (National Portrait Gallery, Londra)Edward Cheney nacque a Badger Hall, nella contea di Shropshire, in Inghilterra. Il padre era il generale generale Robert Cheney, funzionario al servizio del principe Federico, duca di York. La madre, Harriet, era la figlia del mercante e banchiere Ralph Carr. Dopo gli studi Edward intraprese una breve carriera militare che lo portò in India. Ma alla morte del padre nel 1820, la madre e il fratello Henry si trasferirono a Roma dove Edward li raggiunse nel 1825 abbandonando la vita militare.

Appena stabilitosi in Italia, Edward visse a Napoli dove conobbe gli archeologi inglesi Sir William Gell e Edward Dodwell che lo introdussero al mondo dell’archeologia e del collezionismo.

La madre nel frattempo si era trasferita a Roma a Palazzo Sciarra e tramite lei Edward fu accolto nei circoli letterari ed artistici della società romana insieme ad altri membri della comunità inglese e probabilmente in questo ambito Cheney ebbe l’opportunità di conoscere Michelangelo Caetani, duca di Sermoneta.

Nel 1840 Cheney si trasferì a Venezia dove visse nel Palazzo Soranzo-Piovene sul Canal Grande. In questa città conobbe Rawdon Brown, uno studioso di storia sui rapporti culturali tra l’Inghilterra e l’Italia, e formò la parte più importante della sua collezione d’arte. A Venezia infatti forse l’instabilità politica dell’epoca risorgimentale lo aiutò ad ottenere varie opere d’arte che provenivano da beni ecclesiastici e collezioni private. Per esempio e` notato in un catalogo d’asta della sua collezione come Cheney riuscì ad ottenere un battiporta di Palazzo Grimani a Venezia durante i moti rivoluzionari del 1848. Cheney trascorse circa vent’anni a Venezia creando una consistente collezione d’arte veneziana rinascimentale tra cui molte opere di Tiepolo, sia quadri che disegni, che portò in Inghilterra al suo rientro.

Gli anni trascorsi in Italia permisero a Cheney di formare una ricca collezione d’arte: quadri, disegni, stampe di Rembrandt, libri rari, bronzi, maioliche, sculture, mobili, e antichità classiche che furono raccolte nella sua residenza di Badger Hall e a Londra (al n. 4 di Audley Square). Dopo il 1851 Cheney offrì consulenze ai trustees della National Gallery sul mercato d’arte italiano, a volte anche con opinioni contrastanti con quelle di John Ruskin.

Interessato di arte e politica italiana e veneziana in particolare Cheney scrisse alcuni articoli per la rivista inglese Miscellanies, organo della Philobiblon Society fondata dall’amico Richard Monckton Milnes nel 1853. Cheney scrisse il romanzo Malvagna, or, The Evil Eye ed era un appassionato artista di paesaggi in acquarello. Nella Biblioteca Marciana di Venezia sono custodite delle opere scritte da Cheney di storia italiana come L’historia di casa Orsini di Francesco Sansovini, The execution of Cardinal Caraffa, Letter of Beatrice Cenci with remarks on her portrait by Guido.

Nel 1866, quando morì il fratello Henry, Edward ereditò Badger Hall dove rimase fino alla sua morte nel 1884, lasciando la sua collezione al nipote Alfred Capel-Cure (1826-1896).

(Isotta Poggi)