La realtà conventuale

L’Ordine dei Frati Minori Osservanti era destinato all’imitazione della vita di Cristo e degli Apostoli e all’apostolato per la salvezza delle anime.

Nel Convento di San Francesco della Vigna a Udine erano presenti una ventina di frati che svolgevano incarichi diversi all’interno della comunità, aiutati nei lavori quotidiani da alcuni lavoranti salariati.

Le Regole di Frate Gaetano da Laurino, Maestro Generale dell’Ordine (1740-1744), ribadivano che i frati dovevano tenere una condotta di vita modesta e morigerata, rispettando rigorosamente il voto di povertà. Non potevano maneggiare denaro (se non il frate incaricato), dovevano vestire solo l’abito del convento, non potevano indossare calze o scarpe chiuse. Era proibito produrre e consumare vino e la mensa del convento doveva essere essenziale, evitando ogni forma di spreco.

Tra gli impegni esterni dei frati vi era quello di recarsi a visitare gli infermi, ma non dovevano uscire mai da soli ed erano tenuti a spostarsi a piedi, perché non potevano utilizzare calessi o cavalli, se non in casi di estrema necessità.