Cecchi (1953)

Fonte:
Emilio Cecchi, Tre volti di Firenze (1953), in Fiorentinità e altri saggi, prefazione di Mario Luzi, nota ai testi di Margherita Ghilardi, Firenze, Sansoni, 1985.

«Tralasciando cose maggiori, basti pensare, lì nel bel mezzo alla città, una fondazione come il “Gabinetto Vieusseux”, dove le tradizioni della Antologia, e dei colloqui del Tommaseo col Capponi, il Colletta, il Leopardi, non erano meno presenti anche se ridotte al modesto servigio letterario d’un prestito di libri. Io credo che soltanto la London Library, fondata a Londra dal Carlyle nel 1841, abbia sopravanzato il “Vieusseux” in una funzione simile. Ch’è funzione a corredo e sussidio delle grandi biblioteche pubbliche; con la diffusione di prodotti di letteratura e di storia, italiani e stranieri, recenti e recentissimi, che a tali biblioteche accedono più lentamente, e ad alcune non accedono affatto per la necessaria osservanza delle diverse specializzazioni».

(Emilio Cecchi, Tre volti di Firenze (1953), in Fiorentinità e altri saggi, prefazione di Mario Luzi, nota ai testi di Margherita Ghilardi, Firenze, Sansoni, 1985, p. 105-106; poi in: Firenze, Torino, Aragno, 2017, p. 261-262).
Gli abbonamenti di Cecchi alla circolante Vieusseux, con l'indicazione dei vari recapiti, risultano registrati nel Libro dei soci (Archivio Storico del Gabinetto Vieusseux XIX 2B). Tra il 1901 e il 1919, sono segnalati i seguenti domicili: 26 luglio 1901 (via S. Gallo 65 e Villa Borgheri Querceto), 30 dicembre 1902, 7 marzo 1904, 1° dicembre 1908 (Via Bolognese 24); 11 marzo e 11 novembre 1910 (borgo Santa Croce piano III); 4 luglio 1911 (Via Nomentana 331, Villino Natalucci, Roma; “La Tribuna”); 4 agosto 1914 (Villa Baldi, Vaglia, Mugello); 3 ottobre 1916 (Via Colletta 8 p. 2°); 16 luglio 1917, 13 febbraio e 24 agosto 1918 (via Jacopo Nardi 15 p. 2°), 30 aprile 1919 (Via Colletta 8 p. 2°). Si ringrazia Laura Desideri per la cortese segnalazione.

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