Gabinetto Vieusseux (Firenze)

Gabinetto scientifico-letterario G. P. Vieusseux

Gabinetto Vieusseux
Gabinetto Vieusseux

Il Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux fu fondato a Firenze nel 1819 dal mercante di origine ginevrina Giovan Pietro Vieusseux, come gabinetto di lettura di periodici e opere di consultazione destinato a rispondere alle esigenze di un pubblico internazionale. Vieusseux scelse come sede della sua impresa Palazzo Buondelmonti, ma dopo la sua morte l’istituto avrebbe affrontato quattro trasferimenti: a Palazzo Feroni (1873-1898), in via Vecchietti (1898-1923), nel Palagio di Parte Guelfa (1923-1940) e a Palazzo Strozzi (dal 1940). Alla collezione di opere fruibili in sede Giovan Pietro affiancò presto una Biblioteca Circolante che raccoglieva le più recenti pubblicazioni letterarie e scientifiche francesi, italiane, inglesi e tedesche, concesse in prestito a domicilio. Vieusseux fece inoltre del suo istituto un luogo di incontro e scambio di idee tra le personalità che animarono la cultura del Risorgimento, nonché di promozione di iniziative editoriali come la rivista «Antologia». Dopo la sua morte nel 1863, il Gabinetto di lettura fu diretto dagli eredi fino al 1919, quando fu acquisito dal Credito Italiano e due anni dopo ceduto al Comune di Firenze, diventando poi ente morale nel 1925. Tra i direttori che ressero il Gabinetto Vieusseux nel Novecento si ricordano Bonaventura Tecchi (1925-1929), Eugenio Montale (1929-1938), Alessandro Bonsanti (1941-1980) ed Enzo Siciliano (1995-2000). Le collezioni librarie, che a partire dalla seconda metà del XIX secolo si erano sviluppate in particolare nella narrativa in lingua inglese, francese e italiana, furono gravemente danneggiate dall’alluvione di Firenze del 1966 e in parte recuperate grazie alla fondazione di un Laboratorio di restauro interno all’istituto. Per volontà del direttore Alessandro Bonsanti, nel 1973 accanto alla Biblioteca fu creato un Centro Romantico adibito a raccogliere la documentazione relativa alla civiltà europea dell’Ottocento e nel 1975 fu istituito l’Archivio contemporaneo, che custodisce fondi archivistici e biblioteche private di personalità della cultura italiana e straniera tra Otto e Novecento.
Nell’Archivio storico del Gabinetto Vieusseux, descritto in un inventario a stampa, si conservano anche le serie del Libro dei Soci (24 volumi, 1820-1926, 1952-1977), dove venivano registrate per mano del lettore le associazioni al Gabinetto di lettura e al servizio di prestito, e del Libro del Prestito (27 volumi, dopo il 1850-1926, con lacune per i volumi acquisiti dal 1914), in cui sotto il titolo dell’opera secondo il numero progressivo di inventario/collocazione si indicavano il cognome del richiedente e la data del prestito, depennati al momento della restituzione. Il Libro dei Soci è disponibile in formato digitale sul sito del Gabinetto Vieusseux; è inoltre in corso un progetto di trascrizione integrale, grazie al quale è stato reso accessibile agli studiosi un database interrogabile per il periodo 1820-1885.
Attraverso lo studio di queste fonti è stato possibile ricostruire la fitta rete dei frequentatori del Gabinetto Vieusseux nel primo secolo di attività; tra i nomi celebri emersi figurano, oltre a numerose personalità italiane, esponenti della cultura internazionale come Arthur Schopenhauer, Stendhal, William Makepeace Thackeray, Robert Browning, Fëdor Dostoevskij, Mark Twain, Henry James, Heinrich Mann, David Herbert Lawrence.

Alessandra Toschi

Sito della Biblioteca: <https://www.vieusseux.it/>

Anagrafe biblioteche italiane: <https://anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-FI0058>

Il Vieusseux: storia di un gabinetto di lettura, 1819-2003: cronologia, saggi, testimonianze, a cura di Laura Desideri, Firenze, Polistampa, 2004.

L’Archivio storico del Gabinetto Vieusseux: inventario, a cura di Caterina Del Vivo e Luisa Di Tolla, Firenze, Polistampa, 2011.

Il Vieusseux dei Vieusseux: libri e lettori tra Otto e Novecento (1820-1923), a cura di Laura Desideri, in collaborazione con Francesco Conti, premessa di Gloria Manghetti, Firenze, Polistampa, 2020. Catalogo della mostra tenuta a Firenze, Palazzo Corsini Suarez, 25 gennaio-30 giugno 2020.

Francesco Conti, Usque ad finem: il Gabinetto Vieusseux nella Grande guerra, «Antologia Vieusseux», n. 76 (gen.-apr. 2020), p. 5-36.

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