Bacchelli (1959)

Fonte:
Riccardo Bacchelli, «Dove hai i tuoi libri?», «Accademie e biblioteche d’Italia», 27 (1959), n. 1/2, p. 23-26.

«È una domanda, chiedendo scusa di cominciar da un fatto personale, che mi sono sentito rivolgere più volte.
Infatti, passo per un uomo di molte letture; e se dicessi di averne fatte poche, sarebbe un’insulsa falsa modestia. Ma ho con me in casa, nel mio scrittoio, così scarso numero di libri, che ogni tanto capita qualcuno, che mi chiede: – Ma i tuoi libri, dove li hai?
Rispondo: – In biblioteca; – ossia, tanto per dire, in Milano, a Brera, o all’Ambrosiana o in Castello; in Bologna, all’Universitaria o all’Archiginnasio; e continuerei così di città in città, in quante biblioteche mi ha condotto il lavoro: ma ecco che questa dell’Archiginnasio bolognese, edificio di per sé solo nobile e memorando monumento della civile dignità degli studi nel ricordo si lega con le appassionate stagioni di grandi letture, dell’adolescenza e della prima gioventù.
E non allungo l’elenco perché mi sopravviene il ricordo di quanto ho sentito dire qualche anno fa da un dotto umanista americano: che Roma, nel complesso delle sue varie ed insigni biblioteche, è probabilmente la città più ricca di libri che sia al mondo. E tanto basta, riassuntivamente, in gloria del patrimonio librario italiano. Questa gloria risplende in ogni città e sede di antica e nuova civiltà italiana, s’esprime originalmente da ognuna fra tante sorgenti di luce, e le illumina e comprende tutte in un comune lume superiore».

(Riccardo Bacchelli, «Dove hai i tuoi libri?», p. 23. Conversazione tenuta alla Radio per la Settimana delle biblioteche, poi pubblicata anche in R. Bacchelli, Confessioni letterarie, Milano, Mondadori, 1973, p. 441-445, con piccoli ritocchi al testo, fra i quali, dove si citano le biblioteche milanesi, «alla Comunale» invece di «in Castello», essendo la biblioteca stata ricostituita, dopo la distruzione della seconda guerra mondiale, non più al Castello Sforzesco ma a Palazzo Sormani).

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