Pratolini (1975)

Fonte:
Vasco Pratolini, Calendario del '67, con una nota di Vittorio Sereni, «Almanacco dello Specchio», n. 4 (1975), p. 163-176.

«GENNAIO

Firenze dopo l'alluvione.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il segno della nafta sfiora
la balaustra (magica) di via de' Magazzini.

Capisci ora cosa ci divide?
Hai fatto una giravolta:
Le jeune homme dont l'oeil est brillant, la peau brune
Le beau corps de vingt ans...

Il tuo amoroso dileggio
gli incunaboli che hai da salvare
le unghie rotte i seni intirizziti
la tua giovinezza armata di futuro.»

(Vasco Pratolini, Calendario del '67, p. 169).

«È finita I'esistenza che contava per noi – quella con cui ci era possibile e doveroso fare i conti – oppure l'esistenza ci supera, non le siamo più adeguati? [...] Ma esiste una risorsa, cioè uno spazio residuo che può anche mutarsi in area di rilancio; ed è l'interrogarsi, e sin dove sia dato, il rispondersi di fronte a quella linea, a quella sbarra apparentemente terminale oltre la quale sta il futuro, magari avvertito non più nostro, e che è già il presente di altri (della ragazza che tenta di sottrarre al fango i libri della biblioteca; del figlio dell'amico suicida che opta per la «giustizia»).»
(Nota di Vittorio Sereni, ivi, p. 165).

Relazioni