Dietro la porta, 1964
print this pageA consacrare la rilevanza dello scrittore nel panorama italiano, e a favorirne la conoscenza fuori dai confini del nostro paese, hanno poi sicuramente contribuito le produzioni cinematografiche. Nel 1960 esce La lunga notte del ’43 (coproduzione Italia/Francia), per la regia di un giovane Florestano Vancini, con Gino Cervi, Belinda Lee, Enrico Maria Salerno.
Nell'ultima foto della galleria, Giorgio Bassani saluta l’amico Pier Paolo Pasolini alla presentazione del nuovo romanzo, Dietro la porta, nella libreria Einaudi di via Vittorio Veneto a Roma, nel 1964. Conosciutisi nel 1947, Pasolini e Bassani rimangono per tutta la vita legati da una forte amicizia. Le cronache del tempo sottolineano pertanto con insistenza il fatto che Pasolini, chiamato nella giuria del premio «Viareggio» nello stesso anno in cui Bassani concorreva con Il giardino dei Finzi-Contini, vi abbia sostenuto irriducibilmente il più pericoloso avversario dello scrittore ferrarese, Alfonso Gatto.
Il successo mondiale è già consolidato, e i rapporti con le case editrici ormai stretti: non si tratta che di rivedere le condizioni contrattuali e procedere con la traduzione. Mentre il traduttore storico e unico delle opere di Bassani in Germania, Herbert Schlüter, appronterà anche la traduzione di Dietro la porta, Michel Arnaud, il traduttore francese, rifiuterà, perché sobbarcato dal lavoro, di portare a termine quest’altra impresa; ma sarà lui stesso, come emerge dal carteggio, a suggerire come nuovo traduttore Gérard Genot, studioso di lingua e cultura italiana e già traduttore della Giornata di uno scrutatore, di Italo Calvino.