Il Monumento di San Benedetto Po

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Il 1 luglio 1928 venne inaugurato il Monumento ai caduti di San Benedetto Po alla presenza di S.E. Filippo Turati.
Il programma della giornata, si presentava molto fitto, prevedeva un corteo con la presenza di tutte le organizzazioni fasciste e le rappresentanze dei vari Comuni mantovani che si sarebbe concluso con la cerimonia dell'Associazione Nazionale Nastro Azzurro presso Palazzo Ducale. Nel pomeriggio erano previste le inaugurazioni dei monumenti ai caduti di San Benedetto Po e di Suzzara.

Il Monumento di San Benedetto Po venne eretto con ritardo rispetto alla maggior parte dei monumenti della Provincia di Mantova. La causa è da ricercare nel lungo dibattito intercorso tra Comune, Prefettura, Soprintendenza e Parrocchia, infatti dopo varie perizie e pareri il Comune ottenne il benestare per erigere il Monumento ai caduti, e il relativo Parco delle Rimembranze, nel prato adibito alla Casa Canonica adiacente la Chiesa monumentale.

Il Monumento venne progettato dall'ingegnere Ettore Cristanini e il gruppo scultoreo venne eseguito dallo scultore Carlo Cerati (Casalmaggiore 1865 - Mantova 1948).

La scultura bronzea voleva sottolineare il dolore provocato dalla guerra; la figura femminile principale era la personificazione della Patria, con vesti all'antica e la mano destra che reggeva una corona d'alloro. Le altre figure volevano rappresentare coloro che piangono la morte dei propri cari come il fanciullo, orfano, che teneva per mano la Patria in senso di conforto, la figura femminile che piangendo la perdita del figlio si piegava amorevolmente verso la Patria, la giovane moglie che accasciata si chiudeva nel proprio dolore e il littore con il fascio abbassato che piangeva tutti i caduti.
La parte lapidea era costituita da un basamento sul quale poggiava un obelisco il tutto in marmo di Sarnico.

Nel 1941 la Prefettura fece il censimento dei monumenti costituiti anche da materiale bronzeo, il Comune di San Benedetto Po rispose inviando una fotografia con appuntato sul verso i dati richiesti per la valutazione del pregio artistico, non considerato tale venne quindi inserito nell'elenco dei monumenti per i quali si autorizzava la demolizione.

Le richieste per la rimozione del monumento inviate dalla Prefettura al Comune di San Benedetto Po  furono molteplici, tutte lasciate inevase.

Nel gennaio 1943 venne inviata una nota dall'Endirot al Comune di San Benedetto nella quale si pregava di spedire, quanto prima, alla Ditta Tonolli la parte bronzea del Monumento ai caduti. La richiesta venne accolta ed il monumento smontato e spedito.

Le disposizioni a seguito della rimozione del gruppo bronzeo dei monumenti ai caduti erano state definite richiedendo la sostituzione con un nuovo gruppo scultoreo in materiale lapideo. Questa disposizione non ebbe seguito e il monumento è arrivato fino ai nostri giorni spoglio.

[M.P.S.]

Fonti:

ASMN, Fondo Prefettura MN, Uff. Gabinetto, b. 5, fasc.2.

Archivio SBEAP-BS, Raccolta Monumenti in bronzo 1940-1941.

Archivio SBEAP-BS, busta 55 H....

Archivio Storico Comunale di S. Benedetto Po, Busta 134, fasc. 14.

Archivio Storico Comunale di S. Benedetto Po, Busta 152, fasc. 11.

Archivio Storico Comunale di S. Benedetto Po, Busta 192, fasc. 7.

Archivio Storico Comunale di S. Benedetto Po, Busta 76, fasc. 6, Erezione Monumento.

Archivio Storico Comunale di S. Benedetto Po, Busta 96, fasc. 1, 1917-1930.

Archivio Storico Comunale di S. Benedetto Po, Busta 96, fasc. 2, 1924-1930.