Vitale da Bologna (ambito), Madonna col Bambino

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DATA: 1345-1350

TECNICA: Olio su tavola

DIMENSIONI: cm 67x43,5

PROVENIENZA: Nelle collezioni della Galleria Nazionale delle Marche dal 1991 (prima donazione Volponi).

INVENTARIO: INV. 1990 D 110

DESCRIZIONE: Il dipinto, sicuramente frutto di una committenza colta e raffinata, “appartiene a quella tendenza della pittura bolognese nella quale l’intensa vibrazione gotica dei movimenti, gesti e sentimenti si unisce ad una pacatezza contemplativa di origine classica” (Maria Grazia Ciardi Duprè dal Poggetto, 2003). L’attribuzione a Vitale da Bologna risale a Evelyn Sandberg Vavalà, che evidenzia analogie con altre opere dell’artista; successivamente, Maria Grazia Ciardi Duprè ha sottolineato invece alcune differenze e ha quindi collocato la paternità del dipinto nell’area di influenza di Vitale, in particolare all’artista da lei definito "Maestro di San Giacomo Maggiore". La tavola si caratterizza per un’iconografia rara: la Madonna, accennando un sorriso, gioca con il piccolo Gesù e con la mano gli tocca delicatamente un orecchio, attraverso il quale, secondo il vangelo apocrifo armeno, è avvenuto il concepimento di Gesù.  Il Bambino, che ha una folta chioma riccioluta e lo sguardo rivolto verso lo spettatore, con una manina afferra il velo della madre e con l’altra le afferra teneramente il mento. Si noti, infine, il mantello di Maria, ornato da stelle disposte sulla superficie con un ritmo regolare; la stesura pittorica è preziosa e delicata.