Claudio Ridolfi e Girolamo Cialdieri, Apparato di nozze di federico Ubaldo della Rovere e Claudia de' Medici

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DATA: 1621

TECNICA: Dipinti su tela (monocromi)

DIMENSIONI: cm 276x204 (scene) cm 227x83 (allegorie)

PROVENIENZA: Apparato mobile, conservato in Palazzo Ducale.

DESCRIZIONE: L’apparato per le nozze di Federico Ubaldo della Rovere e Claudia de’ Medici, celebrate il 29 aprile del 1621, era particolarmente articolato e comprendeva opere di architettura, archi di trionfo e rappresentazioni celebrative. Il complesso programma iconografico, ideato dal rettore del Seminario Bernardino Maschi, rappresenta la celebrazione trionfale delle due casate Della Rovere e Medici e l’esaltazione delle virtù delle duchesse di Urbino. I dipinti risentono di influssi veneti (specialmente dal Veronese), portati dal Ridolfi nella pittura locale: dal Veronese derivano le figure delle Virtù, che sembrano statue entro nicchie, grazie alla pennellata fluida e luminosa. Le tele sono realizzate a monocromo, ad imitazione dei materiali dell’antichità; per la loro esecuzione il Ridolfi, autore principale, si avvalse della collaborazione di Girolamo Cialdieri, anche se non risulta sempre facile distinguere la mano dei due pittori. Le raffigurazioni hanno un evidente fine encomiastico e si caratterizzano per l’assenza di qualsiasi individuazione e tipizzazione dei personaggi. Ne costituiscono esempi Lucrezia d’Este nel suo ingresso ad Urbino per il matrimonio con Francesco Maria II e il Duca, che, nella scena del battesimo di Federico Ubaldo, mostra sembianze insolitamente giovanili.