I restauri

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A partire dagli anni 60 dello scorso secolo vennero avviati diversi interventi di ripristino e sistemazione di alcune ali della villa: nel 1966 venne restaurato il piano terra allo scopo di adibirlo a luogo espositivo e tra il 1968 e il 1972 vennero promossi interventi statici ed estetici, sotto la guida della dottoressa Laura Ruaro Loseri.

L’intervento più importante venne finanziato nel 2002 da Fulvio e Fulvia Costantinides in memoria di Giorgio Costantinides: in tale ambito vennero ristrutturate le cucine con il ripristino della pavimentazione originale e l’inserimento degli oggetti da loro donati. Nello stesso contesto venne avviato un progetto di pulitura che portò alla scoperta, in quasi tutte le stanze, di pitture murali coperte da strati di intonaco. In sede di ripristino le pareti vennero dipinte basandosi sulle pitture ritrovate, che influenzarono anche la ricollocazione delle opere. Sempre in memoria di Giorgio Costantinides vennero ristrutturate la serra e la cappella.

Nel 2002 venne recuperata l’ex abitazione del custode grazie al finanziamento del Rotary Club di Trieste mentre, nel 2003, grazie al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, venne restaurata e allestita la collezione delle sculture a cura della Provincia e del Comune di Trieste, grazie al lascito Nugent.

Nel 2006, a conclusione della campagna di ripristino di tutto l’edificio, vennero reinserite le mobilie e le opere e arredata la casa del custode in seguito al dono della famiglia Costantinides.


Bibliografia essenziale
- S. Comingio, Le pitture murali del Civico Museo Sartorio, “Atti dei Civici musei di storia ed arte”, 22, 2005, pp. 415-430
- L. Resciniti, Il Civico Museo Sartorio: la riapertura tra restauri e scoperte, “Atti dei Civici musei di storia ed arte”, 22, 2005, pp. 151-168

Villa Sartorio, restauri

Villa Sartorio, restauri