Le panoramiche

Durante l’ultimo periodo della difesa di Roma Guillaume Kandler e Karl Christian Andreae realizzarono vedute della città poi stampate da Joseph Spithöver che era punto di riferimento per gli artisti tedeschi ideologicamente vicini a posizioni retrive e clericali. L’acquaforte Vue panoramique du siège de Rome, dessiné d’après nature et gravé en eau forte è realizzata da Kandler nel giugno del 1849 dal Belvedere di Villa Pamphili. La scelta di relegare sullo sfondo i punti nevralgici dei combattimenti derivava dalla tipologia di veduta utilizzata. Si sottolineava che il disegno era stato ripreso dal vero durante il mese di giugno e poi inciso all’acquaforte dall’autore.

Kandler era giunto a Roma nel 1843 ed era stato introdotto nell’ambiente della Curia dall’ambasciatore austriaco, il conte Lützow, che era suo mecenate. Frequentava il Circolo dei pittori tedeschi schierato allora dalla parte più retriva della società romana del tempo.

Edito dallo stesso Joseph Spithöver è l’altro panorama Vue de Rome, prise du Palais Cafarelli [sic] au haut du mont Capitolin dans le mois de Juin en 1849 pendant son siège, dessinée d’après nature par C. Andreae che offre un punto di vista opposto e complementare a quello di Kandler. La veduta di Andreae fu realizzata infatti sempre nel giugno del 1849 da Palazzo Caffarelli sul Campidoglio e pubblicata come acquaforte. Sulla destra sono riportate una piccola pianta di quella parte della città raffigurata nella veduta, sono segnalate le brecce aperte nelle mura dalle truppe francesi. Alcuni esemplari sono caratterizzati dall’aggiunta di una piantina ancora più dettagliata, realizzata da Luigi Pullini e stampata anch’essa da Spithöver, che non solo riporta le trincee e le batterie francesi ma, in tabella, dati dettagliati sulle operazioni di bombardamento.

Un’ulteriore panoramica fu pubblicata a Londra da William Little, come supplemento all’Illustrated London News del 4 maggio 1850. Disegnata dal vero dal pittore e illustratore inglese George Housman Thomas e incisa da Walter Mason, la veduta dalla città, che aveva come titolo Rome MDCCCILIX, raffigura Roma dal Vaticano al Giardino dei Semplici e a Villa Spada. Il punto di ripresa è Villa Savorelli che era stata sede del quartier generale di Garibaldi. Sulla sinistra, contro lo sfondo delle rovine del Vascello sono raffigurati alcuni gruppi di civili, di ecclesiastici e soldati francesi con le baionette inastate. I soldati, tra cui alcuni che fumano, sembrano parlare con due ecclesiastici; poco più in là due donne e un uomo in abiti tradizionali. Una delle donne tocca con la mano un cannone. Al centro sono raffigurati dei personaggi, probabilmente degli artisti, di cui uno con una cartella sotto il braccio, mentre conversano tra di loro, sulla destra un ecclesiastico indica la città a due ufficiali francesi. È interessante notare che Villa Spada viene raffigurata intatta senza alcun segno dei colpi di cannone subiti durante l’assedio.

Unita all’incisione era una tavola esplicativa con la numerazione dei principali monumenti della città disegnati a contorno e con notizie relative agli scontri.

(Maria Pia Critelli)