La seconda e la terza dominazione austriaca

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Venezia torna a far parte dell’Impero austriaco nel 1814 e l’anno successivo è nominata capitale del Regno Lombardo-Veneto insieme a Milano. Il nuovo governo decide immediatamente di rimuovere i simboli del passato dominio da Palazzo Reale, a partire dall’immagine di Napoleone raffigurato come Giove in trono nella facciata. Innumerevoli lavori di decorazione e rinnovamento della reggia sono approntati in fretta per accogliere l'Imperatore Francesco I in città alla fine del 1815, anche per assistere alla ricollocazione dei cavalli marciani sulla facciata della basilica. Nel succedersi degli anni gli spazi degli ex Ridotti dei Procuratori di San Marco, poi divenuti appartamento vicereale, svolgono funzioni eterogenee: sono occupati da uffici di governo e, in caso di visite reali o diplomatiche, utilizzati per accogliere gli ospiti. L’appartamento infatti è interessato da un primo restauro e un rinnovo dell’arredamento per l'arrivo dello Zar Alessandro I, ospitato in queste stanze forse in occasione del viaggio in Italia per il Congresso di Verona tenutosi il 16 dicembre 1822. Francesco I infatti non rinuncia a mostrare agli illustri ospiti uno dei più bei possedimenti dei suoi domini. È probabilmente in questo momento che la tappezzeria verde viene sostituita da una di colore bianco. Il 5 ottobre 1838 il nuovo Imperatore Ferdinando I, incoronato il 10 settembre a Milano, giunge a Venezia accompagnato dalla consorte Maria Anna e dalla corte. Le Stanze degli ex-Ridotti ospitano in tale circostanza l’Arciduca Francesco Carlo, fratello minore dell’Imperatore, e il Gran Maggiordomo Conte Giuseppe Salis, alloggiato proprio negli spazi riservati un tempo ai Procuratori de supra.